Dal palco autorevole della XXXVI Assemblea annuale dell’Anci, Fabiana Dadone, Ministro della Funzione pubblica, ha affrontato i temi e le problematiche principali che attengono al sistema degli enti locali.
“Stiamo lavorando per mettere a sistema le linee guida sulla partecipazione dei cittadini alla costruzione, definizione e valutazione dei servizi pubblici – ha affermato a un certo punto del suo intervento, e ha poi aggiunto – Proprio per questo non possiamo che partire dal ruolo fondamentale dei Comuni che, da biglietto da visita dello Stato, conoscono benissimo la logica della costruzione dal basso: essa deve sostituire la logica delle tante riforme calate dall’alto che negli anni non si sono rivelate efficaci”.
Il rapporto fra cittadini e Comuni è stato indubbiamente il focus prioritario del suo discorso, con particolare attenzione anche verso la condizione del personale che presta servizio nella Pa locale.
“Questo per la pubblica amministrazione è un momento favorevole dopo i tanti anni di blocco del turnover: abbiamo la possibilità di tornare a investire nei concorsi e lo faremo sperando di coinvolgere i migliori giovani che escono dalle Università. Nel decreto attuativo del dl Crescita – ha annunciato il Ministro – sarà inserita una norma sullo sblocco delle capacità assunzionali oltre il 100% del turn over, in base a popolazione e disponibilità finanziarie”.
Proseguendo poi il ragionamento sul personale, Dadone ha fornito delucidazioni sul pacchetto di emendamenti che accompagnano la manovra finanziaria, molti dei quali avanzati proprio dai Comuni:
“Le stabilizzazioni saranno prorogate fino al 2021, mentre sullo scorrimento delle graduatorie si troverà una soluzione intermedia rispetto ai due anni che compariva nelle prime versioni dell’emendamento – ha annunciato e ha poi spiegato che si prevederà “uno scorrimento ipotetico di tre anni per il 2018 e il 2019 per riuscire di armonizzare questi anni. Ma bisognerà poi trovare una soluzione intermedia migliore possibile e penso che alla fine convergeremo sui due anni”.
Rilevanti, inoltre, le novità illustrate dal Ministro in materia di segretari comunali, attualmente in carenza di organico:
“Stiamo facendo una valutazione, ma credo che nel primo semestre del 2020 immetteremo nuove risorse per accorpare il corso-concorso: il nostro obiettivo è quello di favorire una formazione sul campo ampliando il tempo che i corsisti dovranno trascorrere nelle strutture amministrative dei Comuni”.
Infine, a conclusione dell’intervento, Fabiana Dadone ha ripreso l’idea-forza con cui intende plasmare la propria azione di governo:
“Lanceremo nelle prossime settimane una piattaforma per chiedere, non solo a chi lavora nella P.a,. ma agli utenti stessi che devono tornare protagonisti, di comunicarci le priorità su cui andare a incidere. Non servono grandi riforme della P.a., ma piccoli interventi di cesellatura per dare concreta attuazione a molti aspetti della normativa finora non applicati”.