La firma segue il parere positivo delle Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato, nonché l’intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni. Con questo nuovo sistema sarà possibile una vera e propria sperimentazione in Italia, indicando con chiarezza al consumatore la provenienza delle materie prime di molti prodotti, come il latte UHT, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e altri latticini. Il provvedimento si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale. Tra le novità del decreto vi è l’obbligatorietà di indicare l’origine della materia prima in etichetta in modo chiaro, visibile e facilmente leggibile. Le diciture da utilizzare saranno le seguenti: Paese di mungitura e Paese di condizionamento o trasformazione. Qualora il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero caseari, sia stato munto, confezionato e trasformato nello stesso Paese, l’indicazione di origine può essere assolta con l’utilizzo di una sola dicitura, ad esempio “Origine del latte: Italia”. Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono in diversi Paesi, deve essere specificata la provenienza dicendo: “Latte condizionato o trasformato in Paesi non Ue”. Qualora invece il latte fosse condizionato o trasformato in Paesi Ue, questo deve essere comunque specificato nel dettaglio.