Cresce l’attenzione verso la cybersecurity, che si sta configurando progressivamente come una disciplina a pieno titolo, anche dal punto di vista teorico. Lo confermano diversi contributi analitici recentemente pubblicati. Di particolare interesse il position paper “Digital Transformation: nuovi confini, crescita e sicurezza del Paese”, realizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Elettronica e presentato in un convegno a Roma. Lo studio prende in esame i principali capitoli attinenti alla materia, sottolineando in primo luogo che la mole di connessioni e la massiccia trasmissione di informazioni richiederanno sempre di più tecnologie, processi, prodotti e standard per proteggere dispositivi, collegamenti e dati (ad esempio, proprietà intellettuale, dati personali relativi a dipendenti e/o clienti, accordi di riservatezza, password di conti correnti e carte di credito, infrastrutture critiche, eccetera) e tutelare la privacy di privati e aziende”. In questo scenario – avverte il Rapporto – la cybersecurity è un ambito che attraversa trasversalmente tutte le altre tecnologie della Rivoluzione 4.0 e diventa parte integrante di qualsiasi scelta, sistema o soluzione che si voglia adottare. Di fatto, il progressivo sviluppo di nuove tecnologie determina una maggiore esigenza di sicurezza e stimola l’introduzione e il rinnovo di regole e policy a tutela della privacy e della sicurezza non solo dei sistemi informatici, ma anche delle persone. Considerazioni particolarmente centrate in riferimento al nuovo modello di Impresa 4.0, caratterizzato dalla riduzione drastica dei tempi di sviluppo e di produzione dei prodotti e dei servizi, in grado pertanto di adattarsi completamente alle esigenze dei singoli utenti. Ciò implica, tuttavia, maggiori vulnerabilità proprio sotto il profilo della sicurezza, che può essere minacciata da attacchi insidiosi e devastanti. Vengono di conseguenza a sfumarsi i confini fra industria civile e industria della difesa, sempre più interconnesse. Di qui, la raccomandazione più importante avanzata dal paper: una ripartizione condivisa di competenze, tecnologie e personale specializzato fra i due settori.