La cyber sicurezza è l’emergenza del momento. Lo dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, “WannaCry”, l’attacco informatico senza precedenti che durante il week end ha infettato circa 200.000 computer, stando alle stime di Europol. In effetti, a partire da venerdì scorso, banche, ospedali e agenzie governative sono state bersaglio degli hacker che hanno sfruttato la vulnerabilità dei vecchi sistemi operativi dei computer Microsoft. “E’ ancora troppo presto per dire che c’è dietro questo attacco, ma ci stiamo lavorando”, ha dichiarato Jan Op Gen Oorth, portavoce di Europol alla France Press. Poi, ha aggiunto: “Il numero delle vittime non sembra aumentato e ora la situazione appare stabile in Europa, ciò che equivale a un successo”. Sembra, dunque, sventato il rischio, che molti temevano, di un lunedì nero mondiale a livello informatico. Bisogna tener presente, infatti, che “WannaCry” si diffonde molto rapidamente perché riesce a combinare un virus, capace di infettare l’intera rete a partire da un singolo computer infettato, con una richiesta di riscatto, che richiede 300 dollari in BItcoin per sbloccare il sistema.
La tregua, però, sembra finita. Dalle ultimissime informazioni sembra che ora sia la Cina sotto attacco. “Centinaia di migliaia” di computer presso 30mila entità sono stati colpiti dall’attacco ransomware globale in corso, secondo una delle principali società di sicurezza informatica del Paese. La divisione sicurezza delle imprese di Qihoo 360, uno dei maggiori fornitori di software antivirus locale, ha reso noto che 29.372 istituzioni, da enti pubblici a università, da sportelli automatici bancari a ospedali, sono stati infettati.