Galleria Sciarra, un gioiello liberty nel cuore di Roma

Ai più attenti osservatori delle bellezze romane non sarà sfuggita la possibilità di una tappa alla Galleria Sciarra.

Da sempre la funzione delle gallerie pedonali è quella di consentire un attraversamento stradale in tutta sicurezza; nel cuore di Roma, più precisamente nel rione Trevi, c’è l’opportunità di passeggiare e soffermarsi affascinati nello splendore della Galleria Sciarra.

Si tratta di un passaggio pedonale coperto collocato fra via Marco Minghetti, vicolo Sciarra e piazza dell’Oratorio, un cortile privato ma fortunatamente aperto al pubblico negli orari di ufficio.

La Galleria ideata come cortile di Palazzo Sciarra Colonna di Carbognano è stata aperta nel 1885-86. Giulio de Angelis, a cui si deve anche la creazione nell’isolato del palazzo del Teatro Quirino, ne firmò il progetto.

La galleria è composta da un vano centrale, ricco di partiture architettoniche con una forte presenza di lesene sovrapposte, e dipinto tra il 1885 e il 1888 da Giuseppe Cellini, la decorazione eclettica richiama l’ambiente della Cronaca bizantina ed è in stile liberty.

Il luogo accolse il quartier generale di “Cronaca Bizantina”, rivista diretta nei primi del Novecento da Gabriele D’Annunzio.

Il tema iconografico dominante nella parte alta è dedicato alla “Glorificazione della donna”, illustrando modelli di virtù femminili fra le quali: la Pudica; la Sobria; la Forte; L’Umile; la Prudente; la Paziente; la Benigna; la Signora; la Fedele; l’Amabile. la Misericordiosa. Le figure rappresentano scene di vita quotidiana borghesi.

La copertura a volta è realizzata a padiglione di ferro e vetro, permettendo al cortile di approfittare di una magnifica illuminazione naturale.

Fra il 1986-87 l’edificio venne restaurato, con un apporto massiccio di cemento armato al fine di consolidarne le mura; al contempo venne salvaguardato il complesso pittorico presente a tutt’oggi nella galleria.

Siamo a pochi passi da Fontana di Trevi e Via del Corso, qui turisti e romani volgendo lo sguardo al cielo scoprono una città che sa ancora stupire nei suoi angoli più nascosti ed emozionare ad ogni nuovo incontro.