Cresce l’eolico offshore in Europa: nel 2015 sono stati investiti 13,3 miliardi di euro, per una capacità dei nuovi impianti che supera i 3 GW, oltre il doppio rispetto all’anno precedente. La Germania è al top delle nuove installazioni, seguita da Regno Unito e Olanda. Il quadro emerge dall’ultimo rapporto della European Wind Energy Association (Ewea), secondo il quale la capacità totale dell’energia eolica prodotta offshore in Europa è di poco più di 11 GW per 3.230 turbine.
Dei tre Paesi che più hanno contribuito alla crescita nel 2015 la Germania ha completato nuovi impianti per una capacità di poco più di 2GW, il Regno Unito di 556MW e l’Olanda di 180MW. Questi Paesi hanno portato a termine 14 progetti e ne hanno ancora 6 in cantiere che una volta completati contribuiranno a una capacità di altri 1,9 GW. Al Regno Unito va il primato per gli investimenti fatti nel 2015: quasi 9 miliardi di euro.
Gli impianti eolici offshore in Europa sono 84 e si trovano in 11 Paesi. Sul piano complessivo è il Regno Unito che ospita la maggiore quantità di capacità di eolico offshore in Europa (5GW), rappresentando quasi il 46% di tutte le installazioni. A seguire la Germania con 3,3GW (30%) e la Danimarca con 1,3GW (11,5%). Completano la classifica Belgio (712,2 MW, 6.5%), Olanda (426,5 MW, 3,9%), Svezia (201,7 MW, 1,8%), Finlandia (26 MW), Irlanda (25,2 MW), Spagna (5 MW), Norvegia (2 MW) Portogallo (2 MW).
Siemens si conferma il primo fornitore di turbine col 63,5% della capacità, seguito da MHI Vestas (18,5%), Senvion (7,4%), Aden (5,8%) e BARD (3,6%). Con una capacità installata in grado di produrre circa 40,6 TWh in un anno con condizioni “normali” di vento, secondo la Ewea c’è abbastanza energia per coprire l’1,5% del consumo totale europeo di elettricità.