Legambiente e Corepla hanno presentato oggi a Roma numeri e storie di successo di riciclo della plastica nel corso del convegno ‘L’economia circolare conviene. L’industria del riciclo della plastica come vantaggio competitivo in Italia e in Europa’.
Il Veneto si conferma Regione capofila con quasi 25 kg di imballaggi in plastica raccolti per abitante all’anno, seguito dalle ottime prestazioni di Sardegna (20,8 kg/ab/anno), Marche (19,7) e Valle d’Aosta (19,5). L’Emilia Romagna (18 kg come il Piemonte) si conferma prima Regione del Nord Est, seguita nella classifica generale, da Campania (17,7) e Lombardia (17,6).
Buone performance anche per la Toscana (17,4), il Friuli Venezia Giulia (17,1) e il Trentino Alto Adige (16,7), seguite dalle Regioni del Centro Sud: Umbria (15,6), Abruzzo (15,1) e Lazio (13,1). La raccolta in Liguria si attesta sui 12,7 kg a persona, poco più della Puglia (11,2) e della Calabria (9,7), seguite dalla Basilicata (7,9), dal Molise (6,8) e dalla Sicilia che rimane ancora fanalino di coda con 4,8 kg di materiale recuperato. In media, sono 15,8 i chilogrammi di imballaggi recuperati per abitante all’anno in Italia.
I vantaggi per la collettività si traducono, in oltre 7 milioni di tonnellate di CO2 in meno nell’aria, in 3,3 milioni di tonnellate di imballaggi recuperati, una sensibile riduzione del ricorso alla discarica, 668 milioni di euro di fatturato derivante da vendita di materia prima recuperata e, infine, un indotto industriale stimato in 3 miliardi di euro. Tutto questo in 10 anni.
“L’economia circolare conviene all’Italia – sottolinea Antonello Ciotti, presidente Corepla – Perché il nostro Paese è leader a livello mondiale nelle tecnologie di riciclo. Il contributo del settore, nella bilancia commerciale (minor importazione di materie prime, esportazione impianti e tecnologie) è di tutto rispetto e si creano posti di lavoro. Inoltre i benefici ambientali derivati dal riciclo e dalla gestione ottimale del fine vita degli imballaggi in plastica, comportano meno emissioni e minor consumo di risorse e suolo (discariche evitate) oltre alla diminuzione del marine litter”.
“L’Italia oggi sta vivendo un nuovo protagonismo in questo settore, con numerose esperienze positive messe in campo da istituzioni, imprese e cittadini – sottolinea la presidente di Legambiente Rossella Muroni – Non siamo più il Paese dell’emergenza rifiuti e anzi possiamo contare sull’attività di tanti paladini dell’economia circolare Made in Italy che praticano già oggi quello che il nuovo pacchetto europeo prevede per i prossimi anni”.