La Corte dei conti ha pubblicato la relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Poste italiane per l’esercizio 2014. Il Report riporta un risultato positivo, con 56,9 ml che si riduce significativamente rispetto al dato registrato nel 2013, pari invece a 708, 1 ml. Una conseguenza legata alla flessione dei ricavi del settore postale, alle minori remunerazioni riconosciute dallo Stato a copertura dell’onere del servizio universale, all’aumento degli stanziamenti per esodo e alla svalutazione della partecipazione in Alitalia. I fattori che invece hanno inciso positivamente sono il risultato conseguito dal Patrimonio Banco Posta, pari a 439,7 ml (374,0 ml nel 2013) e l’iscrizione in bilancio dei dividendi dalle società controllate per 201,2 ml.
I ricavi complessivi sono di 9.166,4 ml, in diminuzione del 2,8 per cento rispetto al precedente esercizio. I profitti dei servizi postali risultano in flessione dell’11,3 per cento, mentre i servizi Banco Posta hanno conseguito ricavi inferiori dell’1,9 per cento rispetto all’anno precedente. La dinamica dei ricavi e dei costi ha prodotto una riduzione del risultato operativo e di intermediazione di 380,6 ml, più che dimezzato rispetto al 2013 (917,3 ml). I costi ammontano a 8.785,7 ml, in aumento del 3,2 per cento sul 2013 per effetto dell’aumento del costo del lavoro, sostanzialmente connesso agli accantonamenti per incentivi all’esodo (+3,5 per cento), mentre risulta in calo il costo per beni e servizi (-5,0 per cento). Il patrimonio netto della Società si attesta a 6.504,9 ml e l’avanzo della posizione finanziaria netta a 1.891,8 ml. Anche l’utile realizzato dal Gruppo Poste italiane, che include Poste italiane Spa (capogruppo) e le società da essa controllate, si è considerevolmente ridotto, raggiungendo i 211,9 ml a fronte dei 1.004,9 ml conseguiti nel 2013. I ricavi toccano i 28.512,3 ml, in aumento dell’8,5 per cento per effetto della buona performance dei servizi assicurativi i cui proventi (18.840 ml), in crescita del 16,5 per cento, contribuiscono per il 66,1 per cento al fatturato del Gruppo.
Il 2014 è stato caratterizzato, infine, dallo sviluppo delle complesse fasi procedurali che hanno portato la Società, nell’ottobre 2015, alla quotazione in Borsa. In particolare, è stato avviato un progetto di valutazione dell’intero sistema di controllo interno per allineare Poste italiane alle best practices delle società quotate, in relazione alle esigenze degli interlocutori internazionali e di controllo dei rischi.