Gli Enti locali dell’Emilia Romagna, caratterizzati da ag inferiore a 0,125g potranno presentare domanda entro il 28 aprile per l’attribuzione di contributi. Promuovere un’efficace politica di prevenzione e mitigazione del rischio sismico sia in fase di programmazione territoriale e pianificazione urbanistica, che di progettazione e realizzazione delle costruzioni. E’ questo lo scopo per cui la Regione Emilia Romagna ha approvato la Delibera di Giunta regionale n. 241 del 6 marzo 2017, nella quale vengono disciplinati i contributi per la redazione di studi di microzonazione sismica per i Comuni caratterizzati da ag inferiore a 0,125g , che non possono accedere ai contributi previsti dall’art. 11 del dl 28 aprile 2009, n. 39, convertito con modificazioni dalla legge n. 77 del 24 giugno 2009. Gli Enti locali interessati che vorranno presentare domanda per l’assegnazione del contributo entro il 28 aprile 2017, dovranno provvedere a proprie spese all’analisi della condizione limite dell’emergenza come quota di cofinanziamento della spesa, secondo quanto prescritto al punto 7 della DGR n. 241/2017. Gli studi di microzonazione sismica danno luogo alla possibilità di individuare e caratterizzare le zone stabili e quelle suscettibili di amplificazione locale, nonché le aree soggette ad instabilità, quali frane, rotture della superficie per le faglie e liquefazioni dinamiche del terreno. In sismologia la microzonazione sismica è una tecnica di analisi del territorio che ha lo scopo di riconoscere, ad una scala sufficientemente piccola (scala comunale o sub comunale) le condizioni geologiche e geomorfologiche locali dell’immediato sottosuolo, che possono alterare più o meno sensibilmente le caratteristiche del movimento tellurico atteso, generando sollecitazioni tali da produrre deformazioni permanenti e critiche alle costruzioni e alle infrastrutture in loco. In altri termini, questa analisi ha l’obiettivo di individuare eventuali effetti di sito a seguito di un sisma.