L’acqua è la più importante risorsa del pianeta, la condizione stessa della vita sulla Terra. Dai visionari battezzata argutamente “oro blu” per le sue preziose qualità, è anche oggetto di aspre contese fra i popoli, soprattutto in quelle aree in cui scarseggia. Non a caso, gli esperti di geopolitica ritengono che sarà la principale causa di guerre e di conflitti nell’immediato futuro, a fronte dell’impetuosa crescita della popolazione mondiale. Ecco perché a quasi mezzo secolo dalla prima conferenza nazionale sulle acque, la Presidenza del Consiglio organizza il prossimo 22 marzo la Conferenza nazionale “Acque d’Italia”. Evento programmato per fare il punto sullo stato del patrimonio idrico nazionale che si terrà a Roma, nell’aula dei gruppi della Camera.
“Il team di esperti dell’Istat e dell’Ispra – spiega Erasmo D’Angelis, coordinatore di #italiasicura – presenterà il più aggiornato e completo rapporto sul nuovo bilancio idrologico e idrico nazionale. Sapremo di quanto oro blu disponiamo e in quali aree del Paese, quanto ne utilizziamo nei vari settori, lo stato ecologico delle acque in relazione alla depurazione. La Conferenza ha l’obiettivo di fornire un quadro conoscitivo chiaro con il fabbisogno d’infrastrutture e le azioni di tutela per far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che colpiscono con i due estremi: siccità e alluvioni”.
All’incontro sono attesi, tra gli altri, gli interventi del premier Paolo Gentiloni e dei Ministri dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, delle infrastrutture, Graziano Delrio, dell’Agricoltura, Maurizio Martina, e del mezzogiorno, Claudio De Vincenti.