Gestire i rifiuti in modo più efficiente è il primo grande passo verso l’economia circolare dove gran parte di prodotti e materiali viene riciclata o riutilizzata. Il pacchetto dell’Ue stabilisce due obiettivi: il primo è il riciclo di almeno il 55% dei rifiuti urbani entro il 2025. Questa quota è destinata a salire al 60% entro il 2030 e al 65% entro il 2035. Il secondo obiettivo è il riciclo del 65% dei rifiuti di imballaggi entro il 2025 (70% entro il 2030) con target diversificati a seconda dei diversi materiali.
E su questo sfondo il Consorzio nazionale imballaggi scatta un’istantanea del Belpaese: “un dato straordinario – ha detto il presidente di Conai, Giorgio Quagliuolo – che pone l’Italia in una posizione di leadership all’interno dell’Unione europea: nella gestione dei rifiuti di imballaggio non abbiamo niente da invidiare nemmeno alla Germania”.
La Relazione generale consuntiva 2018, presentata la scorsa settimana da Conai, ritrae un Paese all’avanguardia nel perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea. Rispetto al 2017, la percentuale di recupero complessivo è aumentata del 3% e il sistema rappresentato da Conai si conferma un’eccellenza nel riciclo dei rifiuti di imballaggio, avendo già raggiunto per tutti i materiali (tranne la plastica, ma manca meno del 6%) gli obiettivi di riciclo previsti dalla nuova direttiva comunitaria al 2025. Lungo l’intero Stivale lo scorso anno sono stati riciclati il 78,6% degli imballi in acciaio, l’80,2% di quelli in alluminio, l’81,1% di quelli in carta, il 63,4% di quelli in legno, il 44,5% di quelli in plastica e il 76,3% di quelli in vetro.
“Le performance ambientali – ha aggiunto Quagliuolo – continuano a migliorare, anche grazie alle intese con i Comuni italiani realizzate tramite l’Accordo con l’Anci, e resta forte l’attenzione alle aree ancora in ritardo nel sud del Paese, che richiedono impegno e risorse. Senza contare che la filiera del riciclo genera sviluppo e occupazione in tutto il Paese”.
In Italia sono infatti oltre 57 milioni gli abitanti serviti grazie all’Accordo Quadro Anci-Conai per il ritiro dei rifiuti raccolti in maniera differenziata: per questo servizio, nel 2018 il Consorzio ha trasferito ai Comuni italiani 561 milioni di euro. Del resto, è stato il 91% dei Comuni a stipulare convenzioni con il sistema consortile. Sviluppare una raccolta differenziata di qualità in tutto il paese è fondamentale» conclude il presidente Conai, «ma altrettanto importante è lavorare sulla prevenzione. Continuiamo a promuovere anche l’innovazione a monte, spingendo l’eco-progettazione del packaging finalizzata al contenimento dell’impatto ambientale. Iniziative come il Bando Conai per la prevenzione, cui l’adesione 2019 è già prevista in aumento, mirano proprio a incrementare i casi di imballaggio virtuosi in Italia: come ricordo spesso, l’80% degli impatti che un pack genererà nel corso di tutto il suo ciclo di vita si definisce nella fase della sua progettazione”.