In alcuni Comuni italiani, come Salemi, Gangi, Carrega Ligure e Lecce dei Marsi, è possibile acquistare casa al prezzo di un euro. Lo scopo di questa iniziativa nasce dall’esigenza di ripopolare e riqualificare borghi e piccoli centri abitati a rischio “desertificazione”.
La decisione di ‘svendere’ alcuni immobili, adottata dai Comuni, impegnerà il compratore, una volta acquistata la casa, a sostenere tutte le spese della redazione dell’atto di cessione (notarili, di voltura e di registro, di accatastamenti); a presentare, entro un anno dall’acquisto, un progetto di ristrutturazione, acquisendo tutti i pareri necessari; ad avviare i lavori entro il termine di due mesi dalla data di rilascio della concessione edilizia.
Tra le regioni italiane la più soggetta al rischio di desertificazione demografica c’è la Calabria, ma non c’è territorio, tra Penisola e isole, che non abbia dovuto fare i conti con l’urbanesimo e la migrazione della popolazione verso le città. Gli effetti dell’abbandono delle comunità rurali sono molteplici: prima di tutto spariscono i servizi, dal fornaio all’insegnante, le scuole chiudono, i mezzi di trasporto diminuiscono quindi, la popolazione cala, e a pagarne il prezzo è prima di tutto la democrazia. In un paese di 200 abitanti, per vincere le elezioni basta una famiglia numerosa: “Il risultato – spiega Silvia Passerini, architetto milanese tra i fondatori della Rete del ritorno ai luoghi abbandonati -, è che in alcuni casi queste realtà tendono a trasformarsi in contee o signorie”.