E’ partito il 3 aprile scorso Comuni in Pista, il protocollo sottoscritto dall’Anci, la Federazione Ciclistica Italiana e l’Istituto per il Credito Sportivo (ICS), che prevede la concessione di contributi in conto interessi sui mutui relativi alla realizzazione di piste ciclabili, piste ciclopedonali, sentieri ciclabili e ciclodromi per i Comuni italiani. Dalle ore 10.00 del 3 aprile 2018 alle ore 24.00 del 2 luglio 2018, infatti, i Comuni possono presentare domanda all’indirizzo PEC icspisteciclabili@legalmail.it per ottenere un finanziamento a tasso fisso per progettare, realizzare e migliorare le ciclovie di livello europeo, nazionale, regionale e locale nel rispetto delle norme di riferimento.
Secondo il bando, sono a disposizione 50 milioni di euro di mutui stanziati dall’ICS, destinati al finanziamento di investimenti relativi a piste ciclabili con la finalità di favorire la diffusione di stili di vita sana, incrementare la pratica sportiva amatoriale a basso costo ed in sicurezza, decongestionare il traffico dei centri urbani favorendo l’utilizzo di mezzi di locomozione non inquinanti e stimolare la diffusione di una mobilità lenta in grado di favorire la fruizione del patrimonio culturale ed ambientale del nostro Paese in un quadro di intermodalità e di connessione dei vari sistemi di ciclovie. In particolare, il bando disciplina, ai sensi dell’art. 2, comma 2, del protocollo d’intesa l’attribuzione ai beneficiari di uno stanziamento massimo di 9 milioni di euro di contributi in conto interessi destinati al totale abbattimento degli interessi del plafond complessivo.
Possono richiedere la concessione dei contributi i Comuni, le Unioni dei Comuni, i Comuni in forma associata, le Città Metropolitane e le Province, che intendano realizzare uno degli interventi suindicati e che al momento della presentazione del progetto non usufruiscano di una precedente concessione, anche preliminare, di contributi in conto interessi a valere sul Fondo. I progetti presentati per l’ammissione ai contributi in conto interessi devono essere almeno di livello definitivo, regolarmente approvati dall’Ente che presenta l’istanza, essere firmati digitalmente ed essere accompagnati dalla seguente documentazione:
-Relazione tecnica illustrativa, computo metrico estimativo e quadro economico di spesa ed eventuale piano particellare d’esproprio del Progetto definitivo o esecutivo, regolarmente approvato dall’Ente che presenta l’istanza;
-Modulo di domanda di mutuo e informativa sul trattamento dei dati personali firmato digitalmente dal Legale rappresentante dell’Ente;
-Certificazione compilata in ogni parte e a firma dei Responsabili dei Servizi (Amministrativo e Tecnico), ciascuno per le attestazioni di competenza firmata digitalmente da entrambi;
-Richiesta di parere del CONI sul progetto definitivo/esecutivo;
-Soltanto nel caso di richiesta di contributo relativo a ciclodromo: questionario sugli aiuti di Stato firmato digitalmente dal Legale rappresentante o dal Responsabile Unico del Procedimento.
Il bando specifica inoltre che i lavori relativi al progetto presentato non devono essere già iniziati al momento della presentazione della richiesta di ammissione a contributo, aggiungendo infine che possono essere ammessi a contributo anche interventi parziali (lotti funzionali) di un progetto generale a condizione che la “pista ciclabile” realizzata sia funzionalmente autonoma, fruibile ed efficiente indipendentemente dalla realizzazione delle altre parti del progetto generale. Nel dettaglio, gli interventi ammessi a contributo devono riguardare piste ciclabili in sede propria, su corsia riservata o percorsi promiscui pedonali e ciclabili di cui all’art. 4 del Regolamento n. 557/1999 ed essere relativi alla costruzione, ampliamento, attrezzatura, miglioramento, ristrutturazione, efficientamento energetico, completamento, messa a norma e sicurezza delle stesse secondo la normativa vigente.
Le predette tipologie di piste ciclabili sono ammissibili a contributo anche in presenza di tratti in promiscuo con veicoli a motore, purché non superiori al 10% della lunghezza complessiva della pista ammessa a contributo, nelle situazioni in cui vi siano ostacoli sul tracciato ciclabile non altrimenti superabili. Sono altresì ammissibili a contributo i sentieri ciclabili nei parchi, lungo il mare o i laghi, lungo i fiumi o in ambiti rurali, i ciclodromi e le strutture soggette a omologazione da parte della Federazione Ciclistica Italiana ad esclusione dei percorsi promiscui ciclabili e veicolari. E’ ianche ammesso a contributo l’acquisto, la realizzazione e la ristrutturazione degli immobili relativi a strutture di supporto delle piste ciclabili, l’acquisizione delle aree relative destinate a quest’ultime, purchè effettuata contestualmente alla realizzazione delle stesse, la realizzazione delle opere semaforiche, dei sottopassi e sovrappassi ciclopedonali nei casi di intersezione con le strade, le opere di convogliamento delle acque piovane nella rete fognaria, gli impianti di illuminazione con pali fotovoltaici e lampade a led, gli arredi, le aree sosta attrezzate, le colonnine SOS, i sistemi di videosorveglianza, i sistemi per connessione wi-fi e punti di ricarica per smartphone, i ripari e le fontanelle d’acqua potabile ed i percorsi vita adiacenti le piste con le relative attrezzature per esercizi sportivi all’aperto, purché il costo complessivo di tali interventi al netto dell’IVA, non superi il 25% del totale del quadro economico del progetto presentato per l’ammissione a contributo, comprensivo di IVA.
Le risorse destinate al sostegno delle attività del bando constano complessivamente di 9 milioni di euro di contributi in conto interessi a valere sul “Fondo speciale per la concessione di contributi in conto interessi sui finanziamenti all’impiantistica sportiva” e saranno utilizzate per il totale abbattimento del tasso d’interesse dei 50 milioni di euro di mutui concessi dall’ICS, da stipulare entro il 31/12/2018. Ciascun ente richiedente può presentare una o più istanze che, in caso di ammissione a contributo, godranno del totale abbattimento della quota interessi nel limite massimo complessivo di 3 milioni di euro di mutui. Le istanze presentate dalle Unioni dei Comuni e dai Comuni in forma associata, dai Comuni Capoluogo, dalle Città Metropolitane e dalle Province usufruiranno del totale abbattimento della quota interessi nel limite massimo complessivo di 6 milioni di euro di mutui con la limitazione che ciascun mutuo potrà godere del totale abbattimento degli interessi sino all’importo massimo di 3 milioni di euro.
Viene inoltre stabilito che, l’insieme degli enti beneficiari delle agevolazioni, appartenenti alla stessa Regione, potrà usufruire al massimo di 1/3 delle risorse stanziate con la specifica che, la quota del singolo mutuo o dell’insieme dei mutui concessi al soggetto beneficiario eccedente rispettivamente l’importo di 3 mln di euro o di 6 mln di euro godrà di contribuzione negli interessi come indicato nell’allegato B del bando. I mutui avranno una durata massima 15 anni, con la possibilità, nel caso in cui i mutui debbano avere durate superiori e fino ad un massimo di 25 anni, di calcolare il contributo concesso a totale abbattimento della quota interessi sulla durata massima di 15 anni e distribuito in quote di eguale importo su tutta la durata del piano d’ammortamento. I lavori relativi agli interventi ammessi a contributo dovranno iniziare entro il termine di 12 mesi dalla data di stipula del contratto di mutuo ed essere ultimati entro 24 mesi dalla stessa.