”Sono 101 i Comuni italiani dove dal 2010 si sono registrati impatti rilevanti legati a fenomeni atmosferici estremi (204 eventi tra allagamenti, frane, esondazioni, con danni alle infrastrutture o al patrimonio storico)”. Questa la mappa, di come e dove i cambiamenti climatici ‘colpiscono’ e ‘stressano’ le nostre città, contenuta nel nuovo rapporto sulle aree urbane messo a punto da Legambiente in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, e presentato oggi a Roma.
Inoltre, viene spiegato citando alcuni dati del Cnr, ”dal 2010 al 2015 le sole inondazioni hanno provocato in Italia la morte di 140 persone e l’evacuazione di oltre 32 mila cittadini”. Dal documento emerge l’urgenza di intervenire in Italia contro i cambiamenti climatici, anche per via del territorio ‘fragile’ del nostro Paese: ”l’81,2% dei Comuni è in aree a rischio di dissesto idrogeologico, con quasi 6 milioni di persone che vivono in zone a forte rischio idrogeologico”.
Non solo messa in sicurezza ma anche costi: ”tra il 1944 ed il 2012 sono stati spesi 61,5 i miliardi di euro solo per i danni provocati dagli eventi estremi nel territorio italiano. E in base ai dati della task force di Palazzo Chigi ‘Italia sicura’ ”l’Italia è tra i primi Paesi al mondo per risarcimenti e riparazioni di danni da eventi di dissesto: circa 3.5 miliardi all’anno dal 1945 in poi. Dal 1950 ad oggi abbiamo contato 5.459 vittime in oltre 4.000 eventi tra frane e alluvioni”.