“Il mondo intero attende con ansia che i rappresentanti istituzionali dei popoli della Terra riescano a trovare un’intesa per azioni concrete e pianificate per contenere l’inquinamento e il surriscaldamento del pianeta. Abbiamo bisogno infatti di mettere in atto una decisa inversione di tendenza che riesca a scongiurare aumenti della temperatura di tale misura da provocare sconvolgimenti sulla vita umana, sulle precipitazioni atmosferiche, sulla coltivazione dei campi, sui livelli di mari ed oceani e altro ancora”. Lo ha affermato il Sindaco di Siena e delegato Anci per l’Ambiente, Bruno Valentini, che ha partecipato ai lavori di Cop21. “Ci sono le condizioni economiche e politiche per una grande azione di responsabilità collettiva che contemperi le aspettative dei Paesi industrializzati e di quelli in via di sviluppo – osserva Valentini – nel nome del superiore interesse delle future generazioni. ‘La natura non ha bisogno dell’uomo, ma l’uomo ha bisogno della natura’, si legge sulle pareti della Metropolitana di Parigi, e l’opinione pubblica internazionale pretende – rileva ancora l’esponente Anci – un’agenda d’impegni seri e verificabili, con l’individuazione delle risorse necessarie, da chi è preposto al monitoraggio e alle eventuali sanzioni. L’Italia e l’Europa hanno portato alla Conferenza il contributo concreto di aver sostanzialmente rispettato gli impegni sulle riduzione delle emissioni, grazie all’efficientamento energetico, ma anche – conclude Valentini – al rallentamento delle economie per la grande crisi, oltre all’accordo già raggiunto nel nostro Continente del cosiddetto 40-27-27: meno 40% nelle emissioni di gas serra, quota vincolante di almeno il 27% di energia prodotta da fonti rinnovabili, ulteriore aumento (non vincolante) di almeno il 27% dell’efficienza energetica, da calcolare rispetto alle attuali proiezioni sul 2030. Anche i Sindaci – ribadisce il delegato Anci all’Ambiente – contribuiscono a questo grande progetto, ponendo in essere politiche ambientali coerenti e all’avanguardia. Su scala europea, il Patto dei Sindaci è stato sottoscritto in tante città relativamente al tema delle energie rinnovabili e della riduzione dell’emissione di gas serra. Adesso c’è bisogno di una visione più ampia, che riguardi le città di tutto il mondo e ulteriori materie come i trasporti e la gestione dei rifiuti, per attuare dal basso le linee guida che i Governi concorderanno. I progetti di Smart City non consistono in cambiamenti solo estetici o di mera applicazione dell’innovazione tecnologica nelle città, bensì rendono possibile l’aspirazione a uno sviluppo sostenibile, nelle materie della produzione energetica, della progettazione e della riqualificazione degli edifici, della mobilità elettrica, della riduzione nell’uso dei veicoli a motore, del contenimento della produzione dei rifiuti insieme all’aumento del loro recupero, della equilibrata gestione dei flussi turistici, e così via – conclude Valentini – I Sindaci italiani sono pronti e chiedono adeguato sostegno normativo e finanziario per questi progetti”.