Di questi tempi vanno di moda le classifiche. Se ne stilano di tutti i tipi, soprattutto in materia urbana. Di particolare interesse, ad esempio, il Sustainable Cities Mobility Index 2017 di Arcadis, leader mondiale nella progettazione e nella consulenza per le risorse ambientali e gli asset immobiliari, che redige, appunto, una classifica di 100 città di tutto il mondo, 32 delle quali europee, con Milano e Roma uniche città italiane presenti. Compilato dal Centre for Economic and Business Research (Cebr), l’Index esplora e valuta lo stato della mobilità urbana attraverso tre sotto-indici della sostenibilità – sociale (People), ambientale (Planet) ed economico (Profit) – ciascuno dei quali costruito su diversi indicatori. Sebbene non esista una ricetta magica per la gestione di una mobilità di successo e sostenibile, le città nella parte più alta della classifica denotano un migliore equilibrio tra i tre sotto-indici considerati.
Spinta da una metropolitana innovativa e ben collegata e dalla elevata quota di viaggi effettuati con i mezzi pubblici, Hong Kong raggiunge molti degli obiettivi di un efficace sistema di trasporto urbano, consentendo una mobilità globale, creando opportunità economiche e arricchendo la vita di cittadini, imprese e turisti. Ecco perché si colloca al top della classifica. Zurigo, Parigi e Praga sono le città europee con la miglior posizione nella graduatoria mondiale – rispettivamente seconda, terza e quarta – con punteggi elevati nei sotto-indici Planet e Profit, grazie a infrastrutture consolidate, metropolitane efficienti e impegno nella green technology. Anche le città asiatiche si collocano in alto, occupando tre dei primi dieci posti. Realtà sviluppate quali Seul e Singapore vengono premiate da moderni sistemi di metropolitana, grandi aeroporti e basso utilizzo di veicoli privati. Altre città asiatiche, invece, sono state penalizzate dai livelli di inquinamento urbano e di emissioni.
Le città del Nord America sono distribuite nell’intera classifica: alcune città americane godono di sistemi di trasporto ben finanziati e completi, purtroppo altre realtà di Stati Uniti e Canada sono minate dalla dipendenza dai veicoli privati e da opzioni di trasporto pubblico sottosviluppate. La top ten vede, dopo Hong Kong, Zurigo, Parigi, Seoul, Praga, Vienna, Londra, Singapore, Stoccolma e, decima, Francoforte. In fondo alla classifica Riyadh (98esima), Amman (99esima) e all’ultimo posto Jeddah.
“Oggi la mobilità pone sulle città e su chi le governa sfide pressanti che devono essere affrontate tenendo d’occhio il giusto equilibrio tra necessità attuali e future in tema di trasporto urbano sostenibile” – commenta Roberto Talotta, Country Leader e Managing Director di Arcadis Italia. “Gli investimenti in mobilità guidati da scelte coraggiose – aggiunge Talotta – premieranno quelle città che sapranno realizzarli aumentandone la competitività e migliorando la vita dei cittadini. Questo vale moltissimo per le nostre città, dove una politica d’investimento lungimirante è fondamentale per progredire in tutti quei contesti della mobilità urbana dove è necessario recuperare posizioni rispetto a realtà straniere più evolute”.