Cresce la popolazione regolare ma diminuiscono i nuovi ingressi. Aumentano i permessi per lavoro, calano quelli per famiglia e studio. Il Bangladesh è il primo Paese di provenienza per i nuovi arrivi.
L’indagine Istat del 2024 sui cittadini non comunitari in Italia rivela un quadro in evoluzione: se da un lato la popolazione non comunitaria regolarmente soggiornante è in crescita (oltre 3,8 milioni di persone, +5,6% rispetto al 2023), dall’altro si registra una flessione del 12,3% nei rilasci di nuovi permessi di soggiorno (290.119 nel 2024).
Nuovi permessi: flessione generale, eccezione lavoro
La diminuzione dei nuovi ingressi è guidata da un forte calo degli arrivi dall’Ucraina (-54,2%) e da una contrazione generale che coinvolge i permessi per studio (-26,7%) e famiglia (-18,8%).
L’unica motivazione in controtendenza è il lavoro, che segna un incremento del 3,8%, arrivando a rappresentare il 13,9% dei nuovi permessi.
- L’aumento dei permessi per lavoro è trainato in particolare dagli uomini (+16,7%), mentre si registra un decremento per le donne (-30,3%).
- I nuovi ingressi per lavoro provengono soprattutto da Tunisia (+79,7%) e India (+48,0%), che insieme coprono oltre i due terzi dei nuovi permessi per attività lavorativa.
- Per la prima volta, i cittadini del Bangladesh sono al primo posto per numero di nuovi permessi rilasciati (28.045), superando il Marocco.
La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di nuovi rilasci (20,9%).
Richieste di asilo in forte aumento
In controtendenza rispetto alla diminuzione generale dei permessi, le domande di asilo presentate in Italia nel 2024 hanno raggiunto quota 151.120, in aumento del 15,7% rispetto all’anno precedente.
Nonostante questa crescita delle richieste, i permessi di soggiorno rilasciati per asilo e protezione risultano in lieve flessione (-2,0%), pur rimanendo una quota rilevante (35,9% del totale) e la seconda motivazione di ingresso in Italia, vicinissima ai ricongiungimenti familiari.
- I principali Paesi di origine dei richiedenti asilo sono il Bangladesh (21,7% del totale), seguito da Perù e Pakistan.
- Le Commissioni territoriali hanno esaminato 78.565 istanze, respingendone il 64,1%. Le quote più alte di respingimenti riguardano i cittadini di Marocco, Egitto e Tunisia.
- Tra le richieste accolte, il 21,3% ha ottenuto lo status di rifugiato, il 40,6% la protezione sussidiaria e il resto la protezione speciale.
Acquisizione della cittadinanza e presenze totali
L’Istat rileva che:
- I cittadini non comunitari che hanno acquisito la cittadinanza italiana nel 2024 sono stati oltre 217mila, in lieve crescita.
- Più del 42% delle acquisizioni avviene per residenza e il 31,7% per trasmissione ai minori. Le acquisizioni per matrimonio sono in netto calo (-14,3%).
- Le comunità che acquisiscono maggiormente la cittadinanza sono quelle albanese e marocchina.
- A fine 2024, i soggiornanti di lungo periodo (permesso senza scadenza) rappresentano il 52,8% delle presenze totali, in diminuzione a causa delle naturalizzazioni.
- La popolazione non comunitaria con regolare permesso si concentra per lo più nel Centro-Nord, con il 35,7% nel Nord-ovest (di cui il 25,1% solo in Lombardia).
Fonte: Istat