Ammalarsi di rumore. Può accadere a chi vive in una grande città. Il frastuono assordante arriva a raddoppiare i casi di disturbi dell’umore, insonnia, difficoltà di concentrazione e mal di testa. Anche cuore e arterie soffrono i decibel, il rumore può stressare il sistema cardiovascolare.
Motorini, automobili, sirene e clacson fanno guadagnare alle città italiane il primato europeo della rumorosità delle strade. In occasione della European Mobility Week, iniziata lo scorso 16 settembre, Amplifon ha misurato la rumorosità di 20 città italiane. I risultati del monitoraggio sono tutt’altro che lusinghieri per il nostro Paese, con Palermo che guida la classifica, seguita da Firenze, Torino, Milano, Roma, Bologna e Napoli. Le città più silenziose, di contro, sono invece Potenza, Bari e Catanzaro.
Gli italiani sono i più esposti al rumore del traffico in Europa (il 49,4% contro una media del 42,9%) e le strade delle nostre città ne escono assordate: in media 82,2 decibel (dB) e i picchi registrati a Palermo, Firenze, Torino, Milano, Roma, Bologna e Napoli superano anche la soglia di guardia degli 85 dB, avvicinandosi pericolosamente al limite dei 90 dB, indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come soglia critica per evitare danni all’udito. Le strade relativamente più “silenziose” si trovano invece a Catanzaro (75 dB), Bari (75,2 dB) e Potenza (75,6 dB).
”Il rumore – spiega il professore Guido Conti, Responsabile dell’Unità Operativa di Audiologia del Policlinico Universitario Gemelli – può causare insonnia e sonnolenza notturna e favorire l’obesità. Ancora più allarmante è la correlazione tra il rumore urbano e l’ipertensione arteriosa, l’ischemia cardiaca e gli accidenti cerebro-vascolari, la mortalità in generale.
L’esposizione sonora, a partire da livelli di 75-85 dB può danneggiare l’organo sensoriale, causando un deficit uditivo irreversibile, che peggiora con l’aumento del livello e della durata dell’esposizione che, nel caso del rumore delle strade cittadine, può essere prolungata nel tempo”.
Traffico e rumore: binomio italiano. Quasi 1 italiano su 2 (il 49,4%) è molto esposto al rumore del traffico: si tratta del dato più alto in Europa, conteso solo dai francesi (49,1%), ben superiore alla media del 42,9% e al 33,7% dei silenziosi Paesi Bassi. È anche possibile tracciare un identikit delle “vittime” del rumore della strada, che nel nostro Paese sono soprattutto donne (56%) con un’età media di 47 anni, principalmente impiegate e insegnanti (32%). Tra i più esposti al fracasso di auto e motorini anche i pensionati (16%), i freelance (13%) e le casalinghe (11%). Il caos sonoro può incidere sulla salute delle persone, sul loro umore e sull’udito. Gli italiani molto esposti al rumore del traffico si sentono più preoccupati (+7 pp), hanno disturbi del sonno (+4 pp) e sbalzi d’umore (+7 pp), soffrono di mal di testa (+6 pp) e problemi di concentrazione sul lavoro e nello studio (+5 pp). Inoltre, avvertono un leggero calo dell’udito (+7 pp), ronzii nelle orecchie (+4 pp) e subiscono un peggioramento, nel tempo, della capacità di sentire (+11 pp). Il rumore del traffico rappresenta una delle sfide per le città del futuro, ma gli accorgimenti per renderle a “misura d’orecchio” sono molteplici. Incentivare l’uso di mezzi elettrici e favorire l’impiego delle biciclette, estendendo la rete delle piste ciclabili, ma anche l’utilizzo di asfalto insonorizzante sono alcune delle azioni che possono essere intraprese a livello di mobilità urbana. Un aiuto per mettere un freno al rumore arriva anche dalla natura: alberi e piante costituiscono una naturale barriera fono-assorbente e sono così capaci di isolare l’ambiente dal fastidioso rumore del traffico.
Infine, anche la sharing economy può limitare i dB del traffico: la condivisione di una macchina può ridurre il numero dei veicoli in circolazione e quindi dei dB provenienti dalla strada. LA CLASSIFICA DELLE CITTÀ PIÙ RUMOROSE 1)Palermo (92,6 dB) 2)Firenze (88,6 dB) 3)Torino (86,8 dB) 4)Milano (86,4 dB) 5)Roma (86 dB) 6)Bologna (85 dB) 7)Napoli (84,7 dB) 8)Trieste (84,1 dB) 9)Ancona (83,8 dB) 10)Verona (82,6 dB) 11)Aosta (82,1 dB) 12)Trento (81,5 dB) 13)Campobasso (81,3 dB) 14)Cagliari (80 dB) 15)Pescara (78 dB) 16)Genova (77,9 dB) 17)Perugia (76,9 dB) 18)Potenza (75,6 dB) 19)Bari (75,2 dB) 20)Catanzaro (75 dB)