L’appuntamento si rinnova e le Pro Loco d’Italia sono in fermento. Saranno oltre un centinaio le manifestazioni che si svolgeranno oggi nella penisola in occasione della “Giornata nazionale del dialetto e delle Lingue Locali” istituita dall’Unione delle Pro Loco per salvaguardare le lingue locali.
L’Italia è la nazione europea più ricca di dialetti. Addirittura, fino a pochi decenni fa gran parte della popolazione parlava solo il dialetto e conosceva poco e male l’italiano. Calcolare quanti dialetti esistono in Italia è difficile, se non impossibile. Infatti in ciascun paese il dialetto ha spesso caratteristiche che lo differenziano da quello del paese vicino. In genere si fa riferimento a regioni, a province o a grandi città per definire i dialetti. E così parliamo di dialetto calabrese, piemontese o lombardo, milanese, cosentino, e così via.
Ma in realtà sono denominazioni molto larghe e imprecise, perché spesso le differenze sono tali che non vi è possibilità di comprensione reciproca perfino all’interno della stessa regione. Inoltre, i suoni dei dialetti dell’Italia settentrionale, centrale e meridionale sono notevolmente diversi tra loro. Parte di questa diversità dipende addirittura dalle lingue che vi erano parlate prima della diffusione del latino. Intatti, il nostro dialetto è un patrimonio culturale di straordinario valore.
Per ogni civiltà il dialetto era la lingua materna, cioè la prima lingua: la lingua parlata prima di andare a scuola e fuori della scuola. Il dialetto era proibito a scuola, dove si doveva usare solo l’italiano, anche se per molti era una vera e propria lingua straniera. Fu un errore, che non consentì a molti né di imparare l’italiano né di acquisire un titolo di studio. Questo atteggiamento negativo durò per oltre un secolo, fino a pochi decenni fa, facendo nascere anche in molti quasi un senso di vergogna per il dialetto.
Dalla seconda metà del secolo scorso a oggi la situazione è radicalmente cambiata. Grazie a una notevole crescita economica e sociale, a un impegno più incisivo nell’istruzione e alla diffusione della radio e della televisione, oggi quasi tutti (oltre il 95% della popolazione) conoscono e usano l’italiano. Tuttavia questo non vuol dire che il dialetto è scomparso, poiché circa il 50% continua a usarlo. In altre parole circa trenta milioni di Italiani conoscono e usano sia l’italiano sia il dialetto: in relazione alle circostanze o a chi ci si rivolge molti scelgono se usare l’uno o l’altro. Anzi, perfino nella stessa frase spesso ci sono parole o espressioni sia italiane sia dialettali.
La quinta edizione dell’iniziativa sarà arricchita da una diretta Facebook (a partire dalle ore 11) nella pagina ufficiale di manzi
cultura
(Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia). La diretta Facebook sarà aperta dall’intervento del presidente nazionale delle Pro Loco d’Italia, Antonino La Spina, e dall’importante contributo di Cosma Siani docente di lingua inglese presso l’università di Tor Vergata a Roma e studioso dei dialetti. Seguiranno gli interventi di poeti dialettali (come Vincenzo Luciani e Luigi Manzi, Maurizio Rossi ed altri), la proiezione di contributi inviati dalle Pro Loco, la selezione di file audio scelti dall’archivio “Memoria Immateriale” e la lettura dei post raccolti sui social network con gli hashtag dell’evento.
Nel corso della Giornata potranno essere ascoltati i contributi audio (frasi, proverbi, modi di dire) che stanno giungendo da ogni angolo d’Italia e che saranno inseriti nell’inventario “Memoria Immateriale”, il canale Youtube dell’Unpli che conta oltre 1300 video e che costituisce l’inventario on line delle tradizioni italiane: un prezioso archivio voluto ed implementato dalle Pro Loco.
Gli appassionati di dialetto potranno partecipare in tempo reale scrivendo anche un post con gli hashtag dell’evento #giornatadeldialetto e #dilloindialetto.
Durante la diretta, inoltre, verranno comunicati i nomi dei vincitori del premio letterario nazionale per le opere in dialetto o lingua locale “Salva la tua lingua locale” di cui Tullio De Mauro (recentemente scomparso) era Presidente onorario.
Per quarta edizione del Premio per le opere in dialetto o lingua locale “salva la tua lingua locale” si sono registrati oltre 250 partecipanti complessivi nelle cinque categorie previste dal regolamento: poesia edita ed inedita, prosa edita ed inedita, musica. Il Premio è promosso dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e Legautonomie Lazio, in collaborazione con il Centro di documentazione per la poesia dialettale “Vincenzo Scarpellino”, il Centro Internazionale Eugenio Montale e l’ONG Ecole Instrument de Paix Italia. In collaborazione con Ecole Instrument de Paix Italia, l’Unione delle Pro Loco ha anche promosso la Sezione per le scuole del premio “Salva la tua lingua locale” al quale hanno preso oltre 2000 alunni di 80 istituti.
Le opere sono state selezionate da una giuria di linguisti, presieduta da Pietro Gibellini, Toni Cosenza, Franco Loi, Vincenzo Luciani, Luigi Manzi, Cosma Siani e Ugo Vignuzzi. La premiazione del concorso si terrà a Roma nella sala della Protomoteca il 9 febbraio.
“Il dialetto e le lingue locali costituiscono una importante parte del patrimonio immateriale italiano che le Pro Loco giorno dopo giorno, salvaguardano e valorizzano.
La “Giornata nazionale del dialetto” ed il premio “Salva la tua lingua locale” rappresentano l’apice di attività ed iniziative che periodicamente le nostre associazioni organizzano in tutta Italia” dice il presidente delle Pro Loco d’Italia, Antonino La Spina.
“La recente scomparsa di Tullio De Mauro – prosegue La Spina – priva l’Italia di un punto di riferimento per la vita culturale e le due iniziative a tutela dei dialetti e delle lingue locali di un illuminato e autorevole sostegno. Il modo migliore per onorare la sua memoria è portare a compimento l’invito che lo stesso De Mauro ha rivolto alle Pro Loco – in un intervista rilasciata lo scorso anno a margine del premio “Salva la tua lingua locale”- : aiutare e sostenere quanti testimoniano della persistente vitalità dei nostri dialetti”. L’importanza di tutelare i patrimoni culturali locali è stata sottolineata anche dal Presidente delle Repubblica, Sergio Mattarella, che nel gennaio del 2016 ha voluto conferire al premio “Salva la tua lingua locale” una medaglia celebrativa. Grazie ai progetti e ai risultati ottenuti sul campo con le numerose iniziative per la salvaguardia e la tutela del patrimonio culturale immateriale italiano, inoltre, l’Unione delle Pro Loco nel giugno 2012 ha ottenuto un importante riconoscimento da parte dell’UNESCO: l’accreditamento come consulente del Comitato Intergovernativo previsto dalla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale del 2003. In tutto il mondo sono soltanto 160 le organizzazioni accreditate”.