“L’Italia è stata fatta da una lingua che ha dato unità al sistema. Adesso l’Italia disfa questa lingua”. E’ quanto afferma Giuseppe De Rita – Presidente del Censis – durante la giornata di studi dedicata alla memoria di Gino Martinoli, uno dei fondatori del Censis. Il tema approfondito è stato il lessico e il suo involgarimento. A confrontarsi sull’argomento, Massimo Franco (giornalista e scrittore), Riccardo Luna (direttore dell’Agi) e Alessandro Masi (segretario generale della società Dante Alighieri).
Il processo d’impoverimento del linguaggio e delle sue modalità espressive è percepibile da parte di chiunque. I relatori si sono interrogati su un tema fondamentale: il lessico connota la società o è la società a connotare il lessico? Un invito a riflettere lo ha lanciato De Rita in merito a una presenza, forse eccessiva, del turpiloquio nei mezzi di comunicazioni quali radio, tv e carta stampata e al conseguente imbarbarimento del modo di pensare unito a un dialogo che troppo spesso sfiora l’offesa. La lingua italiana ha perso la sua ricchezza – ha aggiunto – sono sempre meno i neologismi e la popolazione usa un vocabolario piuttosto ristretto, a volte impreciso o volgare.
E’ necessaria un’analisi del rapporto fra lessico e società – ha sottolineato – Il decadimento della comunicazione linguistica ha fra le sue cause l’incompiutezza del processo di cetomedizzazione. La crescita sociale del ceto medio, infatti, ha subito una battuta di arresto cui ha fatto seguito una mancata affermazione culturale. Di conseguenza, si è determinata la proliferazione di tribù che tendono a moltiplicare e diversificare il linguaggio. La crisi linguistica – il cosiddetto “imbagascimento” del lessico – pertanto è un fenomeno socio-culturale complesso. Tuttavia, è impensabile tornare a una lingua pura, non rimane che accettare e accogliere la moltiplicazione dei lessici al fine di comprendere la necessaria importanza del linguaggio originario. La riflessione promossa dal Censis apre dunque le porte a ulteriori indagini e valutazioni sullo sviluppo del nostro patrimonio linguistico correlato ai fenomeni sociali.