Il censimento generale del personale in servizio presso gli enti locali è curato annualmente dal dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, direzione centrale per gli Uffici Territoriali del Governo e per le Autonomie Locali, con il contributo della direzione centrale per i Servizi Elettorali. Nella pubblicazione viene rilevata la situazione occupazionale al 31 dicembre 2018, dando conto dei dati di maggiore interesse relativi al personale degli enti locali.
Nella prima parte, è consultabile l’analisi della vasta normativa, riferita all’anno censito, che regola il rapporto di lavoro del personale degli enti locali e le specifiche disposizioni sugli enti in condizioni di dissesto, riequilibrio finanziario pluriennale e anche strutturalmente deficitari. Particolare attenzione viene rivolta anche ai vincoli assunzionali per fare chiarezza nell’interpretazione dell’intricata materia e per individuare i criteri di quantificazione del budget a disposizione degli enti per l’assunzione di personale. Nelle note dei singoli capitoli vengono richiamati gli aggiornamenti normativi fino al novembre dell’anno in corso.
Anche nell’anno 2018, la maggior parte degli enti locali ha dichiarato di aver rispettato l’equilibrio dei saldi di finanza pubblica. Si è registrato un lieve decremento del personale in servizio a tempo indeterminato pari al 3,9% dei dipendenti. In diminuzione (12,5%) anche i contratti di collaborazione di natura autonoma. Si registra, invece, un aumento del personale a tempo determinato (3,8%) e quello con contratti di somministrazione (0,8%). Un incremento si riscontra anche per le unità di personale dirigenziale in servizio 9,2% rimanendo una significativa prevalenza di uomini rispetto alle donne (66%).
Dai dati pervenuti emerge anche un aumento dei pensionamenti (34%) che hanno riguardato n. 16.713 unità di personale, di cui n. 9.383 ha presentato domanda di dimissioni volontarie prima del raggiungimento dei limiti di età.
Fonte: Ministero dell’Interno