La Giunta ha infatti approvato ed inviato al Consiglio comunale una delibera sulle misure urgenti di aiuto agli interventi privati per mettere in sicurezza case e locali con diversa destinazione d’uso. Secondo la delibera, approvata dalla Direzione urbanistica e gestione del territorio, per tre anni il contributo di costruzione e ristrutturazione dovuto al Comune sarà ridotto del 75%. Ma facciamo un esempio: per un progetto da 100.000 euro, fino ad oggi sarebbero stati pagati 5.000 di contributo di costruzione o ristrutturazione, ovvero il 5% del costo complessivo. Con il nuovo sistema, invece, i cittadini catanesi pagheranno l’1,5% (500 euro). Dal momento dell’approvazione del Consiglio, l’aliquota resterà all’1,5% per un triennio mentre, a partire dal quarto anno salirà al 2,5%.
Nel Regolamento edilizio approvato nel 2014 dal Consiglio comunale, per le nuove costruzioni come pure per quelle esistenti, si prevedeva l’istituzione di un documento, una sorta di carnet di manutenzione dell’immobile a cui ora si guarda con interesse a livello nazionale.
“Nel libretto – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Salvo Di Salvo – vengono trascritti l’anno di costruzione dell’immobile, le norme tecniche antisismiche, la certificazione energetica e quella idraulica. Quando tutte queste informazioni saranno fornite dai privati al Comune, incrociandole con la mappatura digitale del centro storico e degli altri quartieri di Catania, si potrà avere un quadro completo e dettagliato della qualità strutturale degli edifici dell’intera città per definire piani antisismici generali”.