Con il Consiglio Direttivo del 29 ottobre scorso, Casoli, in provincia di Chieti, entra nel Club de “I Borghi più belli d’Italia”. “Come Presidente dell’Associazione I borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise, dichiara Antonio Di Marco, con il Presidente nazionale Fiorello Primi e il delegato Abruzzo – Molise del Direttivo nazionale del Club, G. Di Rito, siamo orgogliosi di questo traguardo che aprirà interessanti opportunità turistiche al borgo chietino. Mi complimento con il Sindaco M. Tiberini, la sua amministrazione e tutta la comunità di Casoli, poiché conosco personalmente la dedizione e il grande lavoro portato avanti affinché la candidatura potesse trasformarsi in realtà con l’ottenimento della certificazione. L’inserimento di Casoli tra “I Borghi più belli d’Italia”, in sinergia con le iniziative promosse dall’Associazione interregionale Abruzzo – Molise, consentirà ottime prospettive di sviluppo per il borgo attraverso la valorizzazione del suo patrimonio di storia, arte, cultura ed enogastronomia e non mancheranno i riflessi positivi sull’economia del territorio”.
Casoli, secondo gli storici, deve essere considerata la diretta derivazione di Cluviae, capitale della tribù sannita dei Carecini infernantes, divenuta municipio romano nel 310 a.c. ed abitato fino a quando l’arrivo dei barbari costrinse gli abitanti a rifugiarsi sulla vicina collina. Il nome del centro storico arroccato sulla collina deriva proprio dal toponimo romano Casulae che indicava un agglomerato di piccole case posto a guardia di un trafficato asse viario e commerciale tra la montagna ed il mare.
Nel corso degli anni dal 1940 al 1945 anche Casoli conobbe i drammatici eventi della seconda guerra mondiale e nel suo territorio si scontrarono le truppe tedesche e quelle alleate e il 5 dicembre 1943 i locali del Castello Ducale E. Troilo videro anche la costituzione della formazione partigiana Brigata Maiella. Dal punto di vista architettonico Casoli vanta diverse attrazioni, la Parrocchiale di Santa Maria Maggiore a cui si accede tramite una doppia scalinata e al cui interno sono custodite diverse opere d’arte che vanno dal Cinquecento all’Ottocento
La Chiesa di Santa Reparata che, nonostante sia stata danneggiata dai bombardamenti del 1943, venne ricostruita rispettando le originarie proporzioni, la settecentesca statua della Santa Patrona e pregevoli dipinti come il trittico di Antonio di Francesco di Tommaso da Fossombrone.
Da visitare anche il Castello Ducale, sorto in epoca rinascimentale, dove D’Annunzio talvolta soggiornava e a testimonianza è presente una stanza che porta ancora il suo nome, oggi è una residenza proprietà del comune dichiarata Monumento Nazionale in cui è stata allestita una mostra permanente sui protagonisti del Cenacolo Abruzzese nell’elegante Stanza del Silenzio.
Nel centro storico sono presenti diversi palazzi nobiliari Travaglini – De Vincentiis dal XVII al XIX secolo, Palazzo Ricci, Palazzo De Cinque, Casino Rancitti e Palazzo Tilli recentemente restaurato e riportato all’antico splendore, con un bel portale in pietra scolpito ed una armoniosa corte quadrangolare interna.
Fonte: Associazione “I Borghi più Belli d’Italia in Abruzzo e Molise”