Casa Italia è un programma di lungo respiro, che richiederà tempo, ma servirà a “mettere al riparo la nostra famiglia e la nostra casa”. A dirlo ieri, Matteo Renzi, che ha annunciato un’attenta vigilanza sulla ricostruzione. Vi sarà un Osservatorio dell’Autorità anticorruzione e la massima trasparenza on-line consultabile da tutti i cittadini. Per il ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, questo è il momento in cui non bisogna fare annunci, ma lavorare sui dati oggettivi che si hanno. L’Unione europea ha dato il suo assenso alla flessibilità per le misure di ricostruzione e verrà presentato entro settembre il progetto di prevenzione per cominciare a mettere in sicurezza il territorio. Nell’immediato si guarda a spostare quanto prima le persone terremotate dalle tende dando loro la possibilità di trascorrere l’inverno in casette di legno temporanee. Parlando con i sindaci dei territori colpiti, Renzi ha annunciato che entro qualche settimana occorrerà stabilire se far arrivare i container o trasferire le persone rimaste senza casa nei residence e negli alberghi della zona. Una sistemazione di breve durata visto che arriveranno i moduli abitativi già utilizzati dopo il terremoto de L’Aquila. Questi saranno di diversi metri quadrati: 40; 60 e 80, a seconda del numero di componenti di ciascun nucleo familiare. Dopo la sistemazione temporanea, per i mesi invernali verrà pianificato il programma per la ricostruzione vera e propria. Ed è anche prossima la realizzazione dei moduli di utilizzo provvisorio scolastico (Musp) che consentiranno in tempo utile l’inizio delle lezioni. Il piano d’intervento complessivo è previsto per il 15 ottobre, data entro la quale il Governo approverà la Legge di stabilità. “Ogni centesimo di aiuti dovrà essere verificabile, a cominciare da quelli inviati via sms dagli italiani al numero della Protezione Civile – ha detto Renzi – per fare del nostro meglio per restituire un tetto a queste famiglie e un futuro a queste comunità”. Bisogna porre le basi per un programma pluriennale rivolto alla cura del nostro territorio. Lo ha chiamato “Casa Italia” Matteo Renzi, il piano che avrà come obiettivo la vasta attività di prevenzione delle aree vulnerabili. Un programma ad ampio raggio che vada oltre la sicurezza sismica, per investire anche in altri temi, come le bonifiche, il dissesto idrogeologico e le infrastrutture. La ricostruzione dei luoghi colpiti dal terremoto del 24 agosto dovrà essere coordinata, trasparente e rapida. “Quello che in passato è spesso mancato – ha detto Renzi – è la costruzione di un progetto paese basato sulla prevenzione”.