‘Oltrepassare’, è promosso dal Comune di Capannori in collaborazione con Osservatorio per la Pace, Provincia, Fondazione Banca Del Monte di Lucca, cooperativa Odissea cooperativa Itaca e Istituto Comprensivo ‘C. Piaggia’, e si articolerà tra il polo culturale Artémisia a Tassignano e il teatro Artè di Capannori.
Gli eventi clou della ‘tre giorni’, dedicata alla conoscenza delle culture e delle tradizioni dei vari popoli e ad uno scambio di saperi, saranno un seminario SPRAR sulle politiche migratorie in programma mercoledì 1 giugno ad Artémisia, lo spettacolo teatrale dell’artista senegalese Mohamed Ba, che si terrà ad Artè lo stesso giorno alle 21 e la conferenza con Don Armando Zappolini, presidente della Federazione Toscana del CNCA (coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza) in programma giovedì 2 giugno alle 18 ad Arté.
Il cuore del Festival sarà giovedì 2 giugno quando via Carlo Piaggia si animerà con la ‘Cittadella delle terre e dei popoli’ grazie ai mercatini di artigianato locale ed etnico ed ai laboratori per grandi e piccini che si terranno dalle 16 fino al tramonto. Gli adulti potranno mettersi in gioco sui temi dell’intercultura, in particolare con il laboratorio di Mohamed Ba, mentre i bambini potranno dare sfogo alla propria creatività portando a casa il frutto del proprio lavoro e divertirsi con gli Scout e Ludobus.
Nello spazio ‘Associando’, dedicato al Forum delle associazioni, chiunque potrà trovare informazioni relative al mondo del volontariato. La strada si vivacizzerà di cultura, cibo, arte, creatività, divertimento, accoglienza ed integrazione. Durante la giornata sarà allestita ad Artè la mostra del concorso fotografico promosso dall’Osservatorio per la pace, la cui premiazione avverrà alle 21 ad Artè.
“ ‘Oltrepassare’ vuole essere un momento in cui le varie culture presenti a Capannori si incontrano per conoscersi meglio con l’obiettivo di favorire così uno scambio di conoscenze e tradizioni al fine di costruire una comunità più coesa – afferma l’assessore alle politiche sociali, Ilaria Carmassi -. Una pluralità di culture non è un limite o un problema, bensì una ricchezza da cogliere. Questo il messaggio che vogliamo lanciare con il festival attraverso il teatro, la musica, il gioco, il cibo. In una ‘tre giorni’ che sarà una festa per tutta la collettività. La manifestazione, alla quale auspico partecipino tante persone, offrirà anche l’importante occasione per una riflessione sulle attuali politiche migratorie e i temi dell’accoglienza”.