La Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge che introduce l’esenzione dall’Imu per una sola abitazione in Italia di cittadini iscritti all’Aire, a parità di condizioni con la prima casa. Il testo, primo firmatario il deputato dem Toni Ricciardi, è composto da un unico articolo e ora passa all’esame del Senato.
La norma prevede che gli italiani residenti all’estero possano ottenere l’esenzione dall’Imu su un immobile a uso abitativo situato nel comune di iscrizione Aire, purché non affittato o dato in comodato. Le agevolazioni per l’acquisto della prima casa vengono inoltre estese a tutti gli iscritti Aire, superando la precedente formulazione riferita ai “cittadini italiani emigrati all’estero”.
Il provvedimento riguarda gli immobili collocati in comuni fino a 5 mila abitanti, cioè circa il 70% dei municipi italiani da cui è partita storicamente la maggior parte dell’emigrazione. Su una platea di 115 mila immobili, oltre 100 mila potranno beneficiare dell’esenzione o delle riduzioni previste, calcolate in base alla rendita catastale.
La legge introduce tre fasce: esenzione totale per rendite fino a 200 euro; riduzione al 40% per le rendite tra 201 e 300 euro; riduzione del 67% tra 301 e 500 euro. Contestualmente, la Tari e la tariffa rifiuti saranno dimezzate, con la possibilità per i Comuni di mantenere una riduzione fino ai due terzi.
Secondo Ricciardi, si tratta di “un passo concreto a sostegno degli italiani che vivono all’estero ma mantengono un legame con il loro territorio d’origine”, un sistema “chiaro ed equo” per alleggerire il carico fiscale su immobili di piccola e media dimensione. L’approvazione unanime, ha sottolineato il deputato dem, conferma la rilevanza del provvedimento, ora in attesa del via libera definitivo del Senato.