Lo stock delle passività a carico degli enti territoriali registra un decremento relativamente ai mutui contratti. Considerando congiuntamente Regioni ed enti locali, il debito residuo al 1° gennaio 2019 è pari a 50,0 miliardi di euro a fronte dei 51,5 miliardi registrati al 1° gennaio 2018, con una diminuzione dello 0,14 per cento del PIL. Cala anche lo stock dei prestiti obbligazionari: da 7,4 a 7,0 miliardi. E’ quanto si evince in sintesi dall’aggiornamento dell’indagine statistica sull’entità dei mutui concessi alle Regioni, alle Province, ai Comuni e alle Comunità Montane per il finanziamento degli investimenti pubblici e sul livello della relativa esposizione debitoria, pubblicato dalla Ragioneria Generale dello Stato.
Le informazioni sono state acquisite da un campione d’istituti finanziatori residenti in Italia, costituito da 40 istituti di credito e dalla Cassa Depositi e Prestiti. Il documento presenta l’analisi dei mutui concessi nei suoi vari aspetti: secondo le classi degli enti beneficiari, in base all’oggetto del prestito e sotto il profilo della distribuzione territoriale. Rappresenta inoltre la consistenza del debito alla fine del periodo considerato e le rate di ammortamento dovute. Nell’indagine sono stati rilevati anche i prestiti obbligazionari sottoscritti dagli Istituti facenti parte del campione.