“Lavorare insieme per trovare una sintesi migliore e progettare interventi a breve, medio e lungo termine per arrivare ad una soluzione definitiva di questo problema”. Con queste parole il titolare dell’Ambiente, Sergio Costa, ha aperto i lavori del masterplan che dovrà portare a nuova vita il fiume Sarno insieme alla messa in sicurezza dei territori che attraversa. All’iniziativa tenutasi presso il Mattm, Sindaci e tecnici dei 42 Comuni, nonché i responsabili dei Parchi e degli altri Enti interessati.
“Attraverso una fase interlocutoria con il presidente della Regione Campania – ha spiegato il Ministro – abbiamo avviato un percorso con il quale è stata concordata la definizione degli step da seguire per la realizzazione del masterplan per il Bacino del fiume Sarno. Sappiamo di avere 4 macro criticità: alluvioni, frane, acque superficiali, acque sotterranee e ciclo integrato delle acque”.
Ufficio di coordinamento per il masterplan Sarno sarà l’Autorità distrettuale di Bacino dell’Appennino meridionale congiuntamente alla direzione per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del Ministero dell’Ambiente, che ha predisposto una bozza della programmazione su cui avviare il lavoro di risanamento, suddivisa in obiettivi a breve, medio e lungo termine.
“L’idea è quella di chiudere con l’attività commissariale, perché vorremmo proporci come una partecipazione alla gestione – ha aggiunto Costa – per fare questo però è necessario fare sintesi tra i 42 Comuni coinvolti, il Ministero, la Regione, l’Ente parco e tutti quei soggetti interessati che si occuperanno di farsi portatori delle necessità del proprio territorio per quanto riguarda le 4 macro aree di criticità. Da qui, una cabina di regia che serve tecnicamente a pianificare, programmare e ad avere una visione dei lavori a breve, medio e lungo termine. Il nostro obiettivo è evitare che ognuno possa camminare da solo e non in rete con gli altri soggetti coinvolti”.
Il bacino del Sarno, da est verso ovest, si apre dai monti Picentini (nel Comune di Solofra) fino al golfo di Napoli (nei distretti della città metropolitana di Napoli, di Castellammare di Stabia frazione Ponte Persica e, Torre Annunziata frazione Rovigliano), mentre da sud verso nord va dai monti Lattari a quelli di Sarno, per una estensione complessiva di 438 chilometri quadrati che interessa le province di Salerno, Napoli e Avellino. Dal punto di vista politico-amministrativo il bacino si compone di Comuni che appartengono alla provincia di Salerno, a quella di Napoli e a quella di Avellino. Da alcuni anni è stato istituito l’Ente parco bacino idrografico del fiume Sarno, che abbraccia il territorio dei Comuni di Sarno, San Valentino Torio, San Marzano sul Sarno, Angri, Scafati, Nocera Inferiore appartenenti alla Provincia di Salerno, e dei Comuni di Striano, Poggiomarino, Pompei, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia facenti parte della Città metropolitana di Napoli.