Dal 2016 al 2021 a Bologna gli alberi sono cresciuti di 6.442 unità: il censimento realizzato dal Comune ha infatti registrato 78.828 esemplari nel maggio del 2016 e 85.270 nel maggio 2021, con un incremento più ampio della crescita annuale dell’1,6% prevista dal nuovo Piano del Verde, parte integrante del Piano Urbanistico Generale (PUG). Questo ricco patrimonio sale a circa 120.000 alberi se si considerano quelli compresi all’interno di macchie forestali, boschi, parchi urbani, parchi collinari e aree lungo fiume.
Il bilancio arboreo è uno strumento previsto dalla legge sullo sviluppo degli spazi verdi urbani, di cui il Comune di Bologna si è dotato già dal 2004.
Dopo quello approvato nel maggio 2016, è il secondo bilancio arboreo approvato dall’amministrazione comunale. Il Sindaco rende noto il bilancio arboreo due mesi prima della scadenza naturale del mandato, indica il rapporto fra il numero degli alberi piantati in aree urbane di proprietà pubblica, dando conto dello stato di consistenza e manutenzione delle aree verdi urbane di propria competenza. Il bilancio permette di avere informazioni aggiornate mensilmente sia rispetto al numero complessivo di alberi censiti che su specie, caratteristiche e ubicazione. Questo consente di raffinare la manutenzione con l’obiettivo sia di incrementare costantemente il patrimonio, sia di tutelare l’incolumità pubblica. L’aumento del patrimonio arboreo è un dato netto che comprende anche le sostituzioni degli alberi abbattuti per motivi fitosanitari (negli ultimi cinque anni sono state il 3% del patrimonio) che scattano in seguito alle attività di monitoraggio.
I dati sugli alberi per cui si è reso necessario l’abbattimento confermano che alcune specie hanno un legno meno resistente e sono più predisposte agli attacchi di parassiti: in particolare prevalgono gli abbattimenti di pioppi cipressini, robinie e mirabolani rossi.
Tutti gli esemplari abbattuti sono compensati da nuove piante messe a dimora cercando di preservare la stessa posizione quando le condizioni sono favorevoli, che si sommano alle nuove alberature legate a interventi urbanistici anche realizzati da terzi. I nuovi alberi messi a dimora ex novo nell’ultimo quinquennio dal Comune di Bologna, sono stati 5.021.
Le prime cinque specie botaniche presenti in città sono bagolari, platani, aceri campestri, tigli e frassini maggiori, e rappresentano il 35% dell’intero patrimonio arboreo. Con l’obiettivo di incrementare la biodiversità, la scelta delle specie botaniche impiegate è stata fatta sia in funzione del valore estetico sia in relazione alla capacità degli alberi di catturare i principali inquinanti atmosferici (tra cui le polveri sottili) e CO2: grazie alle ricerche scientifiche svolte nell’ambito di un progetto europeo di cui il Comune di Bologna era assegnatario, infatti, in collaborazione con CNR e Ibimet, è stato possibile definire l’efficacia e l’efficienza delle differenti specie botaniche, in modo da orientare correttamente le scelte agronomiche.