Dodici nuovi progetti prenderanno il via nel Sud Italia per rilanciare il ruolo delle biblioteche comunali come motori di inclusione sociale e rigenerazione urbana, in particolare nelle aree più interne e periferiche. L’iniziativa, selezionata attraverso la quarta edizione del Bando Biblioteche e Comunità, è promossa da Fondazione con il Sud e dal Centro per il libro e la lettura del ministero della Cultura, in collaborazione con Anci.
I progetti saranno sostenuti con un contributo complessivo di 1 milione di euro (500mila euro da ciascun ente promotore) a cui si aggiunge il cofinanziamento di 500mila euro.
Le regioni e i numeri del bando
I 12 progetti coinvolgeranno 45 biblioteche comunali distribuite in sei regioni meridionali:
- Sicilia (3 progetti: Agrigento, Palermo, Trapani)
- Puglia (3 progetti: Lecce, Bari, Brindisi)
- Campania (2 progetti: Napoli)
- Calabria (2 progetti: Cosenza)
- Basilicata (1 progetto: Potenza)
- Sardegna (1 progetto: Sassari)
Le iniziative non si limiteranno alle sole biblioteche già qualificate come “Città che legge”, ma includeranno anche Comuni che verranno supportati nell’ottenimento della qualifica, favorendo così la diffusione di buone pratiche.
Obiettivo: inclusione e superamento del divario
L’intervento mira a contrastare il divario di lettura che, secondo gli ultimi dati Istat, vede le regioni del Sud con le percentuali più basse di ragazzi lettori (tra i 6 e i 17 anni), come Sicilia (29%), Campania (35,4%) e Calabria (36,7%), a fronte di una media nazionale del 52,4%. Inoltre, le regioni con minor propensione alla lettura (come Puglia e Sicilia) mostrano anche una minore densità di biblioteche per minore.
Come sottolineato da Stefano Consiglio, presidente della Fondazione con il Sud, e da Giuseppe Iannaccone, presidente del Centro per il libro e la lettura, le biblioteche sono considerate centrali per la coesione e l’integrazione sociale. L’obiettivo è trasformarle in veri e propri hub culturali inclusivi, aprendo le porte alle comunità e raggiungendo chi è tradizionalmente lontano dalla cultura, portando la ricchezza della lettura nelle aree più marginali.
Dalle attività in carcere ai ‘bibliocamper’: le nuove azioni
I progetti si articolano su due linee principali: il potenziamento dei servizi interni agli spazi bibliotecari e l’attivazione di presidi diffusi sul territorio, con un generale ampliamento degli orari di apertura e l’integrazione di tecnologie digitali.
Tra le azioni previste ci sono:
- Servizi itineranti: prestito di libri e podcast nei quartieri periferici, in carceri, reparti ospedalieri e case di riposo, anche tramite l’uso di bibliocamper.
- Inclusione specifica: percorsi di formazione in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), acquisto di testi in braille e aree sensoriali dedicate a lettori con bisogni speciali.
- Promozione culturale: laboratori creativi e artistici, incontri con autori, festival per bambini, letture ad alta voce a domicilio e l’istituzione di human libraries per la condivisione di memorie comunitarie.
Questi nuovi progetti si aggiungono ai 35 già selezionati nelle precedenti edizioni del bando, per un investimento complessivo di quasi 3 milioni di euro.