Il Sindaco metropolitano, Antonio Decaro, e la Consigliera delegata alla Cultura, Francesca Pietroforte, hanno illustrato nei giorni scorsi a Bari, alla Biblioteca metropolitana “De Gemmis”, il portale MLOL (Medialibrary online) rivolto alle 29 biblioteche comunali del territorio metropolitano che prevede la fruizione gratuita da parte degli utenti di contenuti digitali: riviste e quotidiani italiani e stranieri, e-book, film, musica, banche dati, contenuti per e-learning. Le biblioteche entrano così a pieno titolo nel sistema bibliotecario digitale e vengono dotate di una serie di dispositivi informatici, quali pc, tablet ed e-reader e l’accesso alla rete Wi-Fi per garantire la presenza di almeno una postazione informatica che permetta la consultazione della piattaforma MLOL dalla sede bibliotecaria.
Si tratta di un potenziamento voluto per rilanciare il sistema bibliotecario territoriale e reso possibile dal finanziamento di 405.500,00 euro garantito dai fondi del Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Bari, iniziativa che rientra nell’ambito del Progetto Terra di Bari Guest Card – Polo SBN Terra di Bari – Risorse Digitali in Rete.
“Le biblioteche hanno un ruolo fondamentale per la comunità che deve essere valorizzato in quanto depositario di cultura, sapere e socialità e dopo 2 anni durissimi, in cui la pandemia ha rischiato di travolgere la quotidianità di ciascuno di noi, scegliere di investire sulle biblioteche come luoghi di formazione e di crescita, oltre che di studio e socializzazione, è una scelta forte e qualificante, della cui attuazione ringrazio il personale della Biblioteca De Gemmis e la consigliera Pietroforte, ha affermato il Sindaco Decaro, potenziare il patrimonio di 29 biblioteche pubbliche distribuite in 26 Comuni della terra di Bari attraverso l’accesso gratuito a una serie illimitata di risorse conoscitive, che spaziano dagli abbonamenti a riviste generalistiche e specializzate agli audiolibri, e-book, file musicali, film e ogni altra risorsa digitale esistente, commerciale e non, significa mettere a disposizione di tutti i cittadini, italiani e stranieri, strumenti avanzati di ricerca e conoscenza inimmaginabili solo 20 anni fa. Questo è per noi il senso di una politica culturale accessibile e democratica, penso a come una circostanza del genere possa cambiare la vita e l’approccio allo studio e all’approfondimento di tanti. Penso a chi non ha i mezzi per accedere a determinati contenitori virtuali, ma penso anche ad una nuova generazione che può scoprire nelle biblioteche luoghi moderni dove imparare, ma anche dove stare insieme, coltivare le proprie passioni o semplicemente trascorrere qualche ora libera leggendo. Le biblioteche sono sempre state per noi dei luoghi di comunità che dobbiamo valorizzare e rendere luoghi moderni, accessibili, al passo con i nuovi consumi e le nuove modalità di fruizione della cultura e del patrimonio pubblico”. “E’ un progetto partito da un’analisi sullo stato delle biblioteche del territorio metropolitano, molte delle quali non erano dotate di attrezzature informatiche né di collegamento wi-fi aperto agli utenti, ha proseguito Francesca Pietroforte, con questo finanziamento abbiamo reso le biblioteche comunali al passo con i tempi e in grado di offrire agli utenti servizi più innovativi e tecnologici, oltre che gratuiti”.
L’iniziativa prevede l’accesso all’Edicola PressReader, con più di 7000 riviste e quotidiani italiani e stranieri, e l’archivio storico del Corriere della Sera dal 1876 ad oggi; inoltre ogni biblioteca aderente ha un credito pari a 1.000 euro nel portafoglio virtuale per acquistare ulteriori risorse digitali e condividere le risorse digitali con le altre biblioteche. Gli utenti di ciascuna biblioteca, grazie al servizio di prestito digitale interbibliotecario, possono prendere in prestito un e-book acquistato da una qualsiasi delle 5500 biblioteche italiane presenti nel circuito MLOL e tutti gli utenti appartenenti al territorio metropolitano possono iscriversi attraverso la propria Biblioteca, preferibilmente del proprio Comune, uno dei 26 aderenti all’iniziativa.