Tornano le Bandiere Blu, il riconoscimento assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE) ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici con l’annuncio questa mattina in conferenza telematica con i sindaci vincitori. Un riconoscimento andato a 210 Comuni e 82 approdi turistici, per complessive 427 spiagge che corrispondono a circa al 10% delle spiagge premiate a livello mondiale. Sono 9 in più i Comuni rispetto allo scorso anno; 14 i nuovi ingressi, 5 i Comuni non confermati. La Liguria conferma 32 località, seguono con 18 Bandiere: la Campania, con un nuovo ingresso e due uscite; la Toscana che segna un ingresso; la Puglia, con tre nuovi ingressi e due uscite. Sono 17 i riconoscimenti per la Calabria, con due nuovi ingressi. Anche le Marche salgono a 17, con un nuovo ingresso. La Sardegna raggiunge 15 località con un nuovo ingresso. L’Abruzzo sale a 14 con un nuovo ingresso, la Sicilia a 11 con una new entry, il Lazio scende a 10 con un’uscita. Rimangono invariate le 10 bandiere del Trentino Alto Adige. L’Emilia Romagna vede premiate 9 località con due nuovi ingressi; sono confermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località; un nuovo ingresso in Piemonte, che sale a 3 Bandiere; il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 dell’anno precedente. Il Molise rimane con 1 Bandiera, anche la Lombardia conferma 1 Bandiera Blu. Complessivamente, quest’anno le Bandiere sui laghi salgono a 17, con un nuovo ingresso.
E’ la 36sima edizione di un riconoscimento che equivale a certificare l’idoneità ambientale di un posto di mare o lago e anche a tracciare l’idoneità di un approdo turistico. Sono state infatti premiate quelle località le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti, come stabilito dai risultati delle analisi che, nel corso degli ultimi quattro anni, le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) hanno effettuato nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio, condotto dal ministero della Salute, in collaborazione con il ministero della Transizione Ecologica. Anche quest’anno, in linea con la tradizione, è stato dato grande rilievo alla gestione del territorio e all’educazione ambientale messe in atto dalle Amministrazioni al fine di preservare l’ambiente e promuovere un turismo sostenibile. In tale ottica, alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: l’esistenza ed il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla riduzione della produzione, alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti pericolosi; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la possibilità di accesso al mare per tutti senza limitazioni. Senza inoltre trascurare l’azione di sensibilizzazione intrapresa affinchè i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio. Quest’anno poi è stato inserito un nuovo e importante parametro: l’impegno sociale e l’inclusività, in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
“Questo importante riconoscimento certifica la qualità delle nostre meravigliose spiagge. Un numero maggiore di Comuni a cui è stata conferita la bandiera blu – ha commentato in un messaggio il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia – testimonia la bontà del lavoro che è stato fatto nell’ultimo anno puntando ad un turismo sempre più sostenibile, accessibile e di qualità, in piena sinergia con il lavoro del Ministero del Turismo. L’investimento sulla qualità dei comuni rivieraschi e approdi turistici sarà una chiave fondamentale per la ripartenza del settore e quindi per il rilancio del sistema Italia. Grazie per il vostro lavoro e il costante impegno e complimenti a tutti i comuni che hanno ricevuto la Bandiera Blu, che sia lo stimolo per fare sempre meglio e portare avanti un lavoro di sinergia tra i differenti interlocutori”.