Sono quattordici i comuni dell’aretino dove nei prossimi mesi partiranno i cantieri per portare ovunque la banda ultralarga, con la possibilità dunque di poter finalmente navigare su internet a velocità oltre i 30 Mbit al secondo. La conferenza unica di servizi, attraverso cui raccogliere tutti i permessi necessari, è fissata per il 17 maggio. Ne da conto un comunicato stampa della Giunta regionale Toscana.
I territori dei comuni interessati sono Anghiari, Badia Tedalda, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Chiusi della Verna, Civitella in Val di Chiana, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana, Monte San Savino, Monterchi, Sansepolcro, Talla e Terranuova Bracciolini. Saranno più di trentaduemilaseicento le abitazioni e imprese che in questo modo potranno usufruire della banda larga. L’intervento, finanziato dalla Regione, è parte di un investimento pubblico complessivo messo in campo assieme al Ministero allo sviluppo economico e che in tutta la Toscana vale 228 milioni. Per i quattordici comuni dell’aretino (qui la tabella con i dettagli) la spesa sarà di ol tre 2 milioni e 845 mila euro, a fronte di opere per un valore di 11 milioni e 882 mila. La differenza rimane a carico degli operatori.
L’obiettivo è portare la banda ultralarga, come prima era stato fatto per quella larga, anche nelle frazioni meno abitate e più isolate dove, con la sola logica di mercato, non sarebbe giunta. Lavori in quattro fasi, l’ultima da concludere nel 2020, e che permetteranno di avere collegamenti finalmente adeguati per poter godere di tutti i più moderni servizi on line: per il tempo libero, per le aziende, per accorciare la distanza tra cittadini e pubblica amministrazioni, per la sicurezza e il controllo del territorio.
“La banda larga è oggi importante come lo erano un tempo strade e autostrade – sottolinea l’assessore alla presidenza e al bilancio della Toscana, Vittorio Bugli – Si tratta di una infrastruttura di essenziale, per i cittadini e per le aziende, anche quelle dei territori più marginali”. “Per questo la Toscana è stata tra le prime regioni ad investire per abbattere il digital divide – ricorda ancora Bugli – Abbiamo iniziato con la banda larga, per portarla dove il mercato non avrebbe da solo mai investito, e proseguiamo adesso con la banda ultralarga”.
Sono una settantina i comuni, in tutta la Toscana, ricompresi nella fase 1: di questi, appunto, dodici si trovano in provincia di Arezzo. Del piano in quattro fasi lanciato l’anno scorso alla fine beneficeranno 784 mila toscani e 364 mila tra case, uffici, aziende ed abitazioni, pari a circa il 70 per cento di tutti gli immobili presenti. L’intervento è capillare, più che con la banda larga e la fibra arriverà vicinissima alle abitazioni, a quaranta o cinquanta metri; ma i disagi dovuti ai lavori saranno limitati perché si cercherà quanto più possibile, ancor più che in passato, di riutilizzare infrastrutture già esistenti, ovvero cavidotti e canaline che già si trovano sottoterra, pubblici o utilizzati da oltre operatori.
Tutti i comuni toscani saranno interessati dai lavori, compresi i grandi capoluoghi: naturalmente l’intervento riguarderà solo le aree bianche dove internet veloce con il solo mercato non sarebbe mai arrivato e che non coprono l’interezza dei territori comunali.