Da Rimini a Piacenza sono già partiti cantieri per 255 milioni di euro di investimenti. Una grande sfida, certo, ma anche una vera e propria rivoluzione che migliorerà il modo di vivere, lavorare e conoscere dei cittadini, interessando i settori della scuola, dell’impresa, della Pubblica amministrazione.
Ma non si parte certo da zero: in Emilia Romagna, infatti, sono già connessi alla Banda ultra larga 298 Comuni e 885 scuole, un dato, quello degli istituti scolastici, che mette la regione al primo posto in Italia. Grazie a Emilia Romagna wifi, inoltre, entro la fine dell’anno saranno 3.000 i punti di accesso libero ad Internet attivi in piazze e luoghi ed edifici pubblici nel territorio regionale.
Il palcoscenico modenese di After, il Festival nazionale del digitale, è stato anche l’occasione per fare il punto sullo stato di attuazione del Piano banda ultra larga, il progetto cui Governo e Regioni hanno destinato oltre 3 miliardi di euro per dotarsi di una infrastruttura fondamentale per modernizzare il Paese, eliminare le differenze territoriali, realizzare importanti trasformazioni economiche e sociali.
“Il futuro è già qui, ed entro il 2020 vogliamo essere la Regione più digitalizzata d’Italia per creare nuove opportunità di crescita per la società regionale e nuovi posti di lavoro di qualità – ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, intervenendo alla prima Conferenza sullo stato di attuazione del Piano nazionale banda ultra larga – Gli ultimi dati sulla disoccupazione in Emilia Romagna, che si è ridotta di un altro punto percentuale in un anno e oggi è al 6,4%, dal 9% di inizio legislatura, ci dicono che la direzione che abbiamo preso è quella giusta e vogliamo fare ancora di più. La banda ultra larga rappresenta una infrastruttura strategica che ci consentirà un ulteriore, innegabile vantaggio competitivo e ci permetterà di attrarre investimenti e talenti, ma anche di ampliare la gamma delle opportunità per tutti. Su questo fronte siamo in prima fila – ha concluso – e ci candidiamo a sperimentare da subito interventi complementari alle infrastrutture, azioni di incentivo all’uso della Rete destinate a cittadini e imprese e a creare le condizioni per avere le stesse opportunità per tutti”.
Disponibile un kit per sapere quando la Banda ultra larga arriverà nel Comune di riferimento. A fine 2017, infine, saranno disponibili 3.000 punti di accesso libero alla Rete in piazze, luoghi e edifici pubblici.