Al via i lavori per raggiungere con la banda ultra larga di internet tutta la zona industriale del Terrafino, ovvero la parte finora non coperta, e molte frazioni Valdesane del Comune di Empoli, nell’area ovest del territorio.
Grazie al bando nazionale e col finanziamento della Regione Toscana, Open Fiber realizzerà nelle aree cosiddette ‘a fallimento di mercato’ del Comune di Empoli un’infrastruttura a banda ultra larga interamente in fibra ottica che consentirà a cittadini e imprese di beneficiare di una velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo.
Open Fiber si è aggiudicata infatti tutte le gare Infratel (Società in house del Ministero dello sviluppo economico) per la realizzazione e la gestione della rete a banda ultra larga (che sarà di proprietà pubblica) che porterà la fibra nelle cosiddette aree bianche della Toscana dove, cioè, gli operatori hanno dichiarato di non avere interesse di mercato a realizzare l’infrastruttura.
Il piano, frutto di un investimento diretto della Regione Toscana, che vedrà la connessione di decine di Comuni in tutta la Regione, prevede un investimento diretto per la copertura delle aree di Brusciana, Bastia, Pianezzoli, Osteria Bianca e Terrafino entro il 2020, oltre che la sede del distaccamento dei Vigili del Fuoco e alcune scuole primarie.
I lavori empolesi, per un costo di 393.000 euro, saranno effettuati privilegiando modalità innovative e a basso impatto ambientale per limitare il più possibile gli eventuali disagi per la comunità. La rete sarà data in concessione per 20 anni a Open Fiber, che ne curerà la manutenzione, e rimarrà di proprietà pubblica.
L’intervento finanziato dalla Regione Toscana riguarda come detto le ‘aree bianche’, ovvero i territori dove i gestori, per la presenza magari di troppi pochi abitanti od attività economiche, hanno deciso e comunicato di non voler investire. Solo in questo caso la Regione può intervenire, senza violare le norme europee sulla concorrenza.
In Toscana sono 268 i comuni coinvolti: praticamente tutti, pure i più grandi, anche se solo magari in quel caso per qualche borgo o gruppo di case sparse. La rete stesa rimarrà di proprietà pubblica e sarà affidata in concessione per venti anni a Open Fiber, la quale offrirà l’accesso a tutti gli operatori interessati, visto che la società opera nel solo mercato all’ingrosso. Cittadini e imprese dovranno dunque contattare i gestori presenti sul loro territorio per attivare la linea.
Alla conferenza stampa, assieme all’assessore Antonio Ponzo Pellegrini, erano presente l’assessore all’innovazione regionale Vittorio Bugli e i referenti Open Fiber.
«La fibra ottica che stiamo posando è l’infrastruttura più importante che stiamo realizzando, perché raggiungerà tutta la Toscana – spiega Bugli – Un investimento da che è utie alle aziende, ma utilissimo e indispensabile per le aziende. Noi come Regione interveniamo in quei territori più piccoli e meno popolati che hanno la stessa dignità di quelli grandi e appetibili dal mercato. La Toscana – aggiunge – è una delle Regioni più avanti in questo processo, se non la prima in assoluto, e se continueremo a marciare veloci senza perdere questo vantaggio vorrà dire essere più concorrenziali e attrattivi rispetto ad altre regioni dove la fibra ottica arrivi magari uno o due anni più tardi. La Regione Toscana ha investito 80 milioni di sue risorse su un totale di 170 milioni di opere che saranno realizzate».
«Continuiamo a lavorare per azzerare quel divario che ancora alcune nostre zone hanno nei confronti di altre aree. Empoli – ha detto l’assessore Ponzo Pellegrini – è una location ideale a livello logistico per le aziende e le attività produttive. Al centro della Toscana, lungo la FiPiLi, ben collegata a due autostrade a un porto e a due aeroporti. Vogliamo migliorare le infrastrutture digitali e questo intervento va in questo senso. Inoltre migliorerà i servizi anche per centinaia di famiglie che abitano nella nostra Valdelsa. Saranno coinvolte anche la scuola dell’infanzia di Pianezzoli e le due di Ponte a Elsa».
Si tratta di 25.7 km di fibra da posare, che sfrutteranno ben 21.9 km di infrastruttura esistente, per un totale di 3.8 km di scavi.
Fonte: Comune di Empoli