Il 27 marzo p.v. si svolgerà ad Avellino il secondo incontro operativo di “Asbesto 2.0”, il progetto di mappatura dell’amianto nelle scuole. Questo secondo incontro, dopo quello di febbraio a Pisa, serve per coinvolgere i maggiori attori sul tema. Il comune è una delle tre città pilota, insieme a Pisa e Alessandria, dove sarà presentato venerdì 31 marzo.
Il programma per la mappatura dell’amianto nasce da un protocollo d’intesa firmato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dalla Struttura di Missione per l’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’assoluta novità è il ricorso alle più moderne tecnologie di telerilevamento, mediante l’utilizzo di droni dotati di telecamere ad alta risoluzione. I risultati del progetto pilota, che inaugura una metodologia che potrà essere progressivamente estesa sul territorio, forniranno, per la prima volta, un quadro omogeneo e scientifico del fenomeno a livello nazionale.
Il progetto è condotto da Ancitel e Sogesid. È previsto anche il coinvolgimento del CNR con un ruolo centrale di validazione scientifica delle metodologie adottate.
Ricordiamo che la Legge 93/2001 e il relativo D.M. 101/2003 istituiscono la mappatura della presenza di amianto sul territorio nazionale, il cosiddetto Piano Nazionale Amianto. La realizzazione di tale mappatura è a cura del MATTM. Le Regioni hanno l’obbligo di trasmettere al Ministero i dati relativi alla presenza di amianto entro il 30 giugno di ogni anno. Ad oggi i dati delle Regioni risultano molto incompleti e non omogenei.
Dal 1994 è stata istituita, per ogni Ente locale, la figura del Responsabile amianto con compiti di controllo e coordinamento.