In Gazzetta è stato pubblicato il Decreto Legislativo n. 134 del 4 settembre 2024 recante l'”Attuazione della direttiva (UE) 2022/2557 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2022, relativa alla resilienza dei soggetti critici e che abroga la direttiva 2008/114/CE del Consiglio“.
Il decreto stabilisce:
a) misure volte a garantire che i servizi essenziali per il mantenimento di funzioni vitali della societa’, di attivita’ economiche, della salute e della sicurezza pubbliche o dell’ambiente, di cui all’articolo 2, comma 1, lettera e), siano forniti senza impedimenti nonche’ criteri per l’individuazione dei soggetti critici di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a);
b) obblighi per i soggetti critici di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a), volti a rafforzarne la resilienza, fino al raggiungimento di un livello elevato, e a rafforzarne la capacità di fornire i servizi essenziali di cui all’articolo 2, comma 1, lettera e), nel mercato interno, al fine di migliorarne il funzionamento;
c) misure per il sostegno nell’adempimento degli obblighi imposti dal presente decreto ai soggetti critici di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a);
d) disposizioni riguardanti la vigilanza e l’irrogazione di sanzioni nei confronti dei soggetti critici di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a);
e) disposizioni riguardanti l’individuazione dei soggetti critici di particolare rilevanza europea, di cui all’articolo 17, e le missioni di consulenza della Commissione europea finalizzate a valutare le misure predisposte da tali soggetti per adempiere ai propri obblighi, di cui all’articolo 18;
f) disposizioni per la predisposizione della strategia nazionale per la resilienza dei soggetti critici, di cui all’articolo 6;
g) la disciplina della valutazione del rischio da parte dello Stato, di cui all’articolo 7, e della valutazione del rischio da parte dei soggetti critici, di cui all’articolo 13;
h) l’istituzione del Comitato interministeriale per la resilienza, di cui all’articolo 4, nonché l’individuazione delle autorità settoriali competenti e del punto di contatto unico, di cui all’articolo 5;
i) le modalità di cooperazione con gli altri Stati membri e con la Commissione europea, inclusa la partecipazione nazionale al gruppo per la resilienza dei soggetti critici di cui all’articolo 19.
A norma del comma 1 dell’art. 6 del decreto il Presidente del Consiglio dei ministri, a seguito di una consultazione aperta ai portatori di interesse, sentito il CIR e tenuto conto della strategia nazionale per la cybersicurezza, adotta la strategia nazionale per la resilienza dei soggetti critici, di seguito «strategia», entro il 17 luglio 2025 e, successivamente, la aggiorna almeno ogni quattro anni.
Fonte: Gazzetta Ufficiale