La vita degli autisti dell’Atac sta diventando sempre più difficile. Oltre allo stress causato dal traffico caotico della capitale, si aggiungono in numero crescente episodi di violenza e d’intolleranza da parte di balordi e malintenzionati che, per futili motivi, vengono alle “vie di fatto” nei confronti degli sventurati conducenti degli autobus. Ecco perchè l’azienda sta pensando a misure straordinarie per tutelare l’incolumità dei propri operatori: introdurre personale delle forze dell’ordine in borghese sui bus e assegnare la qualifica di agente di polizia amministrativa agli autisti. L’Atac prevede, inoltre, di dotare il personale di bordo di bombolette spray al peperoncino. Proprio di recente si sono verificate altre due aggressioni: una a Ostia, l’altra sull’85, linea che transita anche per il centro storico. Di qui un ulteriore rafforzamento delle dotazioni di sicurezza sui mezzi pubblici: circa 730 bus, infatti, sono già stati equipaggiati con cabine rinforzate e altri 70 verranno attrezzati nei prossimi mesi. Ai conducenti è stato fornito un telefono cellulare per poter comunicare con l’azienda anche nei casi di pericolo. Tutte le vetture sono state dotate di allarme silenzioso collegato direttamente con la centrale operativa. Ma non basta. L’azienda capitolina di trasporto ha preso la minaccia al personale molto seriamente, tanto da installare 4500 telecamere su mezzi e lungo le infrastrutture di propria pertinenza, oltre a quelle presenti su circa 500 nuovi bus. Nel piano anti-aggressioni messo a punto si prevede anche l’attivazione di corsi di formazione per il personale viaggiante per la gestione dei conflitti, che partiranno all’inizio del 2018.