Il Piemonte è una delle regioni italiane con la più alta frammentazione amministrativa, dove i piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti sono 1070 (pari all’ 89% del totale regionale) ed ospitano il 30% della popolazione locale dell’area. Visti i dati, come è possibile garantire servizi sanitari anche nei piccoli centri montani o in quei territori che per le caratteristiche geografiche e per le dimensioni demografiche rischiano l’isolamento? Una domanda alla quale cerca di rispondere un progetto elaborato dall’Assessorato regionale alla Sanità e che sarà presentato al Ministero della Salute per la sua approvazione. Il finanziamento del piano (oltre 600 mila euro) deriva da accantonamenti sul Fondo sanitario nazionale 2011-2012-2013, assegnati alle Regioni con la delibera Cipe del 23 dicembre 2015, proprio per la realizzazione di obiettivi di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria in località caratterizzate da eccezionale difficoltà di accesso. L’ammissione al finanziamento sarà soggetta alla valutazione positiva da parte del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Lea. Il piano appena approvato dalla Giunta regionale, verrà sviluppato in tre diversi ambiti che riguardano in modo trasversale l’area territoriale, l’emergenza-urgenza e l’area ospedaliera-territoriale. Il progetto prevede strumenti di telemedicina per la presa in carico di pazienti cronici e deboli residenti nelle zone montane o particolarmente disagiate, come supporto all’attività di monitoraggio e assistenza in condizioni di non autosufficienza e cronicità. La tipologia di servizi di telemonitoraggio e telemedicina, in base alla definizione dei fabbisogni definiti nella prima fase del programma, riguarderà pazienti anziani o disabili, donne in gravidanza, diabetici, cardiopatici, soggetti con problemi respiratori, oncologici, dializzati. Verranno individuati nuovi siti per il volo con operatività notturna per l’area montana più impervia. I centri saranno dotati di impianto di illuminazione secondo i criteri indicati nel Regolamento europeo. Le aree individuate verranno valutate dalla Commissione tecnica regionale elisoccorso per verificarne l’idoneità. Saranno utilizzati, dove possibile, campi sportivi di adeguate dimensioni. Il campo sportivo illuminato o l’area assimilabile sarà utilizzato a servizio di destinazione sanitaria per il presidio ospedaliero per le richieste di conferimento dei pazienti o di trasporto secondario da e per la struttura stessa. I comuni montani piemontesi (secondo la classificazione del territorio prevalente) nel 95,1% dei casi hanno popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, nell’ 85,0% dei casi hanno meno di 2.500 abitanti, e al di sotto dei 1.000 nel 65,4%. Il 68,6% dei comuni piemontesi con meno di 500 abitanti sono quelli di montagna. Il Piemonte si estende su una superficie di 25.403 chilometri quadrati e ha una densità media di 175,6 ab/kmq. La popolazione totale residente nelle zone altimetriche è di 496.317 persone (con una densità demografica di 47,22 abitanti per chilometro quadrato).