La Giunta provinciale trentina ha appena approvato la Carta di sintesi della pericolosità, per la parte che interessa i Comuni di Trento, Aldeno, Cimone, Garniga Terme e Caldonazzo e il territorio dei Comuni compresi nella comunità Rotaliana-Konigsberg. La nuova cartografia sostituisce, per questa parte di territorio, la Carta di sintesi geologica vigente dal 2003 e la disciplina del rischio idrogeologico del Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche. Con lo stesso provvedimento sono state approvate le “Indicazioni e precisazioni per l’applicazione delle disposizioni concernenti le aree con penalità elevate medie o basse e le aree con altri tipi di penalità”.
La Carta di sintesi della pericolosità è uno strumento urbanistico volto a declinare la trasformazione d’uso del territorio riducendone la vulnerabilità idrogeologica. Un documento introdotto dal Piano urbanistico provinciale del 2008 per armonizzare le diverse discipline tecniche che si occupano della classificazione dell’instabilità territoriale. Del resto la sicurezza del territorio rispetto ai fenomeni naturali di tipo geologico e idrogeologico rappresenta uno degli ambiti più significativi della pianificazione in sè. La legge provinciale per il governo del territorio del 2015 ha disposto che l’entrata in vigore della Carta di sintesi della pericolosità segnasse la fine del Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche in materia di uso del suolo.
Sulla base dei criteri stabiliti a suo tempo per la rappresentazione dei principali fenomeni che possono interessare il territorio provinciale e anche grazie al lavoro condotto dalle strutture provinciali competenti in materia di pericolo idrogeologico (Servizio geologico, Servizio bacini montani, Prevenzione rischi, Servizio foreste e fauna) la Giunta provinciale, nel maggio 2017, ha adottato in via preliminare le carte della pericolosità e avviato la fase di deposito di 90 giorni per consentire ai cittadini di fare osservazioni nel pubblico interesse, termine poi prorogato fino al 22 novembre 2017, per consentire la partecipazione più corale possibile.
A quel punto, anche in considerazione delle osservazioni pervenute, sono stati rivisti i criteri di redazione delle carte della pericolosità e i contenuti delle indicazioni attuative, apportando specifici approfondimenti tecnici sulla perimetrazione delle aree critiche. Alla luce delle considerazioni e valutazioni svolte la Carta è stata perfezionata soprattutto in riferimento alla Valle dell’Adige, al territorio del Comune di Trento e dei Comuni di Aldeno, Cimone, Garniga Terme e al territorio dei Comuni compresi nella comunità Rotaliana-Konigsberg.
La nuova Carta di configura oggi come importante strumento per la conoscenza dell’assetto morfologico e idrogeologico del territorio, per la gestione delle trasformazioni urbanistiche ed edilizie nell’ottica dello studio, della prevenzione e della messa in sicurezza per assicurare la riduzione della vulnerabilità dei beni e soprattutto l’incolumità dei cittadini.