“C’è sempre più richiesta una responsabilità della politica e delle istituzioni nel contrasto alla criminalità organizzata: in questi anni, come Commissione Antimafia, abbiamo cercato il più possibile di segnare la nostra autonomia istituzionale nei confronti non solo dell’opera della magistratura e delle forze di polizia, che hanno ottenuto straordinari risultati, ma è sempre più necessario che via sia una responsabilità autonoma della politica, delle istituzioni, delle assemblee elettive, dei governi nazionali e regionali nel contrasto alla criminalità organizzata”. E’ la posizione espressa dal presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, durante il convegno “Contrasto alle mafie: gli strumenti nella dimensione istituzionale nazionale e regionale”, promosso al Senato proprio dalla Commissione Antimafia. Bindi ha ricordato che “le Regioni e gli enti locali sono stati scelti come interlocutori privilegiati dalle organizzazioni criminali in questi anni: la ricerca di rapporti con la politica e la pubblica amministrazione si è progressivamente spostata dal livello nazionale a quello locale, come si è spostato il potere. Questa deve essere una chiamata a responsabilità della Commissione parlamentare, delle istituzioni nazionali, ma soprattutto di quelle locali”.