«Baratto amministrativo» in due Comuni del salernitano, San Marzano Sul Sarno e Baronissi. Applicando tra i primi la norma prevista dal Decreto Sblocca Italia i sindaci hanno autorizzato i cittadini che si trovano in condizioni di indigenza o di difficoltà economica, e dunque impossibilitati al pagamento dei tributi comunali, a ripagare il Comune svolgendo una mansione di pubblica utilità mediante progetti condivisi con l’amministrazione comunale: servizi di pulizia, manutenzione o altre attività previste dal regolamento del baratto amministrativo approvato con delibera del Consiglio Comunale. I Comuni possono deliberare la riduzione o l’esenzione di tributi per i cittadini, inerenti al tipo di attività svolto. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi. «Siamo orgogliosi – dice il sindaco di San Marzano Sul Sarno, Cosimo Annunziata – di aver approvato il regolamento tra i primi Comuni del territorio. È un modello di equità sociale che tutela anche i contribuenti regolari e le tante famiglie che garantiscono con il loro apporto tributario il sostegno economico all’ente». A Baronissi i cittadini morosi che non hanno provveduto al pagamento della Tassa rifiuti solidi urbani dal 2006 al 2009 e dispongono di un reddito certificato dall’Isee non superiore a 6 mila euro potranno saldare il proprio debito nei confronti del Comune con prestazioni lavorative, La domanda di partecipazione, corredata da certificato Isee, dovrà essere presentata entro il 15 gennaio. «In un momento di difficoltà economica per tante famiglie, – dice il sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante – il baratto amministrativo rappresenta un modo alternativo per regolarizzare la posizione di contribuenti onesti. Ovviamente sono stati scelti requisiti precisi per evitare che il provvedimento venga visto come un salvacondotto per gli evasori»