Il 2017 è stato caratterizzato da ottimi risultati per quanto riguarda la raccolta differenziata e il riciclo degli imballaggi in vetro nel nostro Paese, che hanno registrato un incremento dell’8,3% rispetto al 2016, attestandosi a circa 2.019.000 tonnellate, alla crescente attenzione degli italiani alle tematiche ambientali e al riciclo del vetro – materiale riutilizzabile infinite volte – e anche l’efficacia delle campagne di sensibilizzazione volute negli ultimi anni dal Consorzio Recupero Vetro (CoReVe). Per quanto riguarda le quantità raccolte, il Sud ha registrato la performance migliore in termini di crescita, come già successo nel 2016, con un incremento a due cifre (+13,8%), seguito dal Centro (+8,9%), mentre al Nord, dove la raccolta è ormai consolidata, si è registrato comunque un buon +5,9%. In particolare, nelle regioni del Mezzogiorno, dove i margini di crescita erano più ampi rispetto al resto del Paese, si va dagli ottimi risultati registrati in Sicilia (+57%), Basilicata (+28,9%), Calabria (+27,6%), Molise (+17,2%) e Puglia (+12,8%), ai miglioramenti più contenuti, ma comunque notevoli, di Abruzzo (+7,8%) e Campania (+4,9%).
Nel resto del Paese, Marche (+13,7%) , Lazio (+12,2%) e Friuli-Venezia-Giulia (+9,1%) hanno registrato le performance migliori in termini di crescita. La resa procapite, invece, si è attestata nel 2017 a 33,3 kg per abitante a livello nazionale, in aumento rispetto ai 30,7 kg/ab del 2016. Il Nord si è confermato al primo posto con 41,7 kg/ab, con una lieve differenza tra Nord-Est (42,6 kg/ab) e Nord-Ovest (41,2 kg/ab), seguito dal Centro con 30,1 kg/ab. Al Sud invece il valore medio di 24 kg/ab è frutto dei risultati superiori registrati in quasi tutte le regioni, soprattutto Sardegna (42 kg/ab), Abruzzo (32,5 kg/ab) e Campania (27,5 kg/ab), che hanno compensato quello della Sicilia (12,5 kg/ab), in crescita anche quest’anno rispetto al precedente, ma ancora molto al di sotto della media nazionale.
Le tonnellate di vetro riciclate a livello nazionale sono state 1.769.224, con un incremento del 4,8% rispetto al 2016, mentre il tasso di riciclo, ovvero il rapporto tra quanto riciclato e l’immesso al consumo, è cresciuto dal 70,8% del 2016 al 72,8%. L’immesso al consumo degli imballaggi in vetro nel 2017 è stato di circa 2.430.040 tonnellate, con un aumento dell’1,9% rispetto al 2016 (2.384.007 tonnellate).”E’ stato un anno straordinario. L’eccezionale aumento dell’8,3% della raccolta degli imballaggi in vetro, che ha permesso di superare i 2 milioni di tonnellate, è dovuto ad aumenti rilevanti in tutte le macro-aree, conseguenti a elevati consumi di bevande durante l’estate molto calda e a un aumento della presenza turistica fuori dal comune – ha detto Franco Grisan, presidente del CoReVe – A ciò si è aggiunto l’incremento strutturale della raccolta nelle regioni in ritardo del Sud. Infatti il meridione sta riuscendo, anche grazie al lavoro svolto dal consorzio con le amministrazioni locali, a recuperare velocemente la distanza con le altre Regioni. Un punto dolente è la qualità della raccolta – ha poi aggiunto Grisan – Infatti, l’aumento delle quantità è stata accompagnato da una maggior presenza di materiale improprio conferito insieme al vetro. Ciò è stato deleterio in quanto non solo ha rallentato gli impianti di recupero e riciclo del materiale ma ha anche aumentato gli scarti, parte dei quali sono perdite improprie di vetro. Infatti, negli impianti di selezione sono espulsi i frammenti di ceramica, cristallo, pyrex e altri oggetti, molti dei quali imballaggi, ma anche, inevitabilmente, i frammenti di vetro loro contigui. Tutto questo materiale, parte del quale potrebbe essere benissimo riciclato, va in discarica, opzione spiacevole e tendenzialmente sempre meno disponibile. Una maggior attenzione da parte del cittadino potrebbe evitare tutto ciò”.
I risultati ottenuti nel 2017 hanno consentito enormi benefici, sia in termini economici sia ambientali: il CoReVe ha corrisposto direttamente ai Comuni italiani per la raccolta differenziata del vetro circa 74 milioni di euro. Inoltre la raccolta ha evitato agli italiani costi per lo smaltimento in discarica per quasi 221 milioni di euro e ha consentito un risparmio di materie prime che per il 2017 è di circa 3.256.000 tonnellate, pari ad una collina di dimensione 1,6 volte il Colosseo. Il risparmio energetico diretto e indiretto è equivalente a circa 340 milioni di metri cubi di gas, pari all’incirca ai consumi di gas della città di Palermo; mentre attraverso il riciclo si è ridotta l’emissione in atmosfera di 2.004.000 tonnellate di CO2, pari a quanto assorbito da una foresta di dimensioni superiori alla regione Puglia.