Sta nei numeri il successo della collaborazione fra Anci e Conai a difesa dell’ambiente. Recentemente presentato a Roma dal ministro Sergio Costa, dal presidente del Consiglio nazionale Anci, Enzo Bianco, dal presidente del Conai, Giorgio Quagliuolo, e dal delegato Anci ai Rifiuti, Ivan Stomeo, l’VIII Rapporto contiene dati estremamente positivi: i Comuni coperti da almeno una convenzione con i Consorzi di filiera del Conai per la raccolta differenziata sono 7.827 (il 98%), per una popolazione di 60.198.712 abitanti, il 99,5% di quella nazionale. Tra questi quasi il 50% dei Comuni convenzionati è coperto da più di 4 convenzioni e il 38% da 3 oppure 4, mentre appena il 13% dei Comuni solo da 1 o 2. Il rapporto evidenzia, inoltre, che i risultati complessivamente conseguiti dal sistema Conai superano gli obiettivi di recupero e riciclo fissati al 2008, rispettivamente del 18% sugli obiettivi relativi al recupero e del 12,5% degli obiettivi per il riciclo. Sono stati ampiamente raggiunti e superati anche gli obiettivi di riciclo previsti dalla passata Direttiva imballaggi per le singole tipologie di materiali contenuti nei rifiuti di imballaggio rispetto all’immesso al consumo. Crescono pure le quantità totali di rifiuti gestite dal Conai, passate da una media di circa 4,6 milioni di tonnellate di rifiuti conferiti dai soggetti convenzionati nel periodo 2011 – 2016, a quota 5 milioni di tonnellate nel 2017, con una ripresa delle raccolte ‘convenzionate’ con i sei Consorzi di filiera (CiAl, Comieco, Corepla, Coreve, Ricrea e Rilegno).
Guardando alla proiezione territoriale dell’attività consortile, il Report conferma il Nord come macro area con le più elevate performance di raccolta: più efficiente in termini di quantità totali e di risultati medi pro capite per quanto riguarda i materiali da imballaggi conferiti al Comieco; il 54% di tutto il vetro raccolto in Italia dal Corepla proviene dalle regioni del Nord, mentre solo il 28% da quelle del Sud. Infine, circa il 55% di tutto il legno conferito al consorzio Rilegno arriva da sole tre regioni, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte. Perfettamente allineati i commenti dei relatori. Sergio Costa ha evidenziato come il sistema dell’Accordo Anci-Conai “sia uno strumento indispensabile e all’avanguardia in Europa per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti d’imballaggio. Tuttavia – ha aggiunto – è necessario mettere in campo nuovi sforzi a fronte dei crescenti obiettivi ambientali che l’Unione europea ha fissato per il 2030, nonché in relazione al rinnovato scenario che si sta delineando con l’ingresso nel mercato di nuovi operatori, la cui presenza deve attuarsi in una logica di rete e con l’unico scopo di accrescere la tutela ambientale. Sarebbe quindi opportuno nella stipula del nuovo accordo-quadro – ha spiegato – attuare un sistema di responsabilità estesa del produttore, che aggiorni il metodo di calcolo dei ‘maggiori oneri’, promuovendo le misure che i Comuni virtuosi intraprendono per intercettare i rifiuti e per favorire una cultura del riutilizzo e degli acquisti di prodotti sostenibili”.
“Anci è consapevole che sull’ambiente, sul cambiamento climatico, e sulla riduzione e riuso dei rifiuti si gioca una partita decisiva anche per il nostro Paese. C’è bisogno di grande coraggio e di grande attenzione – gli ha fatto eco Enzo Bianco – Come Associazione ci stiamo muovendo decisamente in questa direzione e sapremo essere esigenti perché si raggiungano risultati positivi in tutta Italia. Anche nelle zone del Paese dove è necessario un maggior investimento in termini di attenzione e di risorse per raggiungere gli obiettivi prefissati di raccolta differenziata”.
“Il nuovo Rapporto dimostra ancora una volta non solo quanto Conai e Anci siano in grado di dialogare con efficacia e consapevolezza, ma anche quanto la loro collaborazione rivesta un’importanza primaria per i Comuni italiani – ha replicato Giorgio Quagliuolo – Si tratta di una capacità d’interazione che assume rilievo ancora maggiore quest’anno, mentre Anci e Conai sono impegnati nella negoziazione del rinnovo dell’Accordo Quadro, uno strumento fondamentale che ha permesso all’Italia di avere la leadership in Europa sulla gestione dei rifiuti di imballaggio. Il nostro obiettivo – ha concluso Quagliuolo – è migliorare insieme la raccolta differenziata in termini sia quantitativi sia qualitativi, sempre all’interno di una logica di sussidiarietà. Del resto, oggi quasi tutti i Comuni stipulano convenzioni con il sistema consortile e nel 2018 abbiamo trasferito 561 milioni di euro per coprire i maggiori oneri della raccolta differenziata degli imballaggi, che rappresentano circa il 25% dei rifiuti urbani”.