E’ stato appena presentato il dossier di candidatura per l’ampliamento della Riserva della Biosfera dell’Appennino Tosco Emiliano (MaB Unesco). Dopo gli atti deliberativi da parte dei Comuni interessati, è stato redatto il documento di allargamento, inviato al Ministero dell’Ambiente avviando così un nuovo processo che dovrà svilupparsi nei prossimi mesi con la costituzione del Comitato di sostegno alla candidatura. La Riserva Mab dell’Appennino Tosco Emiliano è nata nel 2015 ed oggi è un’area di 223.000 ettari, in una zona che comprende 34 Comuni tra le province di Reggio Emilia, Parma e Massa Carrara, riconosciuta dall’Unesco come un territorio in cui le comunità sono in sviluppo armonico con la biodiversità.
Il territorio della Riserva è molto vario in quanto comprende la Lunigiana, che si trova a circa 100 metri di altitudine, ma anche vette come il Monte Cusna, 2.120 metri ed è coperto principalmente da boschi (faggete, querceti e castagneti), coltivazioni (foraggere, uliveti, vigneti, cerealicole) e pascoli, con numerosi allevamenti zootecnici. Nel territorio vengono prodotti alcuni alimenti di alta qualità tra i quali, per citare quelli conosciuti a livello internazionale, il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma.
Nella Riserva è presente oltre il 70% della biodiversità italiana, con alcune emergenze quali la primula appenninica, il lupo, l’aquila reale. Sono presenti oltre 2.000 specie, di cui 122, tra uccelli, anfibi, rettili, mammiferi, pesci ed invertebrati, di interesse conservazionistico. La Riserva si estende nel territorio di 34 comuni dell’Appennino tra Emilia Romagna e Toscana, dove vivono complessivamente oltre 100.000 abitanti, e contiene fortezze ed edifici storici, pievi, siti geologici, vie storiche, laghi glaciali, la vallata del Secchia nei Gessi Triassici, la Pania di Corfino. Luoghi d’incanto.