Il Sindaco di Genova, Marco Bucci, e il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Riccardo Carpino, il 12 novembre, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che definisce il quadro istituzionale di riferimento e la condivisione dell’iter di valorizzazione del Forte Puin, del Forte Santa Tecla e di Torre Gropallo. Si rafforza così la collaborazione già avviata tra Agenzia del Demanio e Comune di Genova attraverso la pianificazione di un percorso condiviso di gestione delle risorse del settore immobiliare pubblico: l’accordo appena firmato promuove infatti progetti di recupero e messa a reddito di importanti complessi di pregio storico-artistico, come il Sistema dei Forti genovesi che ha un indubbio valore identitario per il capoluogo ligure.
“L’obiettivo dell’Amministrazione comunale – ha detto il primo cittadino Bucci – è quello di valorizzare i forti genovesi patrimonio della nostra città. Riappropriandoci di questi beni, cercheremo di valorizzare ancora di più la particolarità del territorio genovese così schiacciato tra il mare e i promontori: il sistema dei forti può aggiungere un valore culturale, sportivo e d’intrattenimento alla proposta turistica di Genova”.
Forte Puin sorge a circa 500 metri sul livello del mare, sulla dorsale che dal Monte Peralto prosegue verso nord dividendo la Val Bisagno dalla Val Polcevera. La rocca non risulta accessibile con mezzi pubblici, ma è collegata da una fitta rete di sentieri, alcuni dei quali intercettano il percorso dell’alta via dei Monti liguri. Questo è uno dei forti del sistema difensivo ottocentesco meglio conservati, perché nei primi anni ’60 è stato affidato in concessione a un privato che ha eseguito diversi lavori di restauro. Il complesso, consistente in una torre centrale a due piani con tre piccoli magazzini sotterranei. Anticamente alla sommità della scalinata esterna c’era un ponte levatoio che consentiva di oltrepassare il fossato e di accedere all’interno della cinta fortilizia.
Forte Santa Tecla, appartiene, invece, al Sistema orientale dei forti genovesi e sorge su una delle colline del quartiere di San Fruttoso. La costruzione è accessibile sia pedonalmente che veicolarmente, ma il servizio di trasporto pubblico non conduce in prossimità del sito. Il Forte in questione è uno dei più antichi di Genova, si sviluppa su tre piani fuori terra più le terrazze e le aree scoperte. Dopo la metà del 1800 l’urbanizzazione dei quartieri Marassi e San Fruttuoso gli fanno perdere la sua posizione isolata inglobandolo in un’area periferica.
La Torre Gropallo anticamente era conosciuta con il nome di torre del Fieno, poiché la paglia veniva bruciata sulla parte superiore della struttura per produrre fumo e segnalare eventuali pericoli, prese poi il nome dal marchese Gaetano Gropallo che l’acquistò a metà del XIX secolo. Il torrione è ubicato lungo una meravigliosa passeggiata a strapiombo sul mare dalla quale si gode un suggestivo paesaggio, fornito soprattutto dalla rocciosa e frastagliata costa nerviese e dal panorama sul promontorio di Portofino.
La valorizzazione del seicentesco sistema difensivo che circonda Genova, s’inserisce nell’ambito delle iniziative dei Progetti a rete avviati dall’Agenzia del Demanio. Nei prossimi mesi Forte Santa Tecla, di proprietà dello Stato e Forte Puin, oggi di proprietà del Comune di Genova, saranno inseriti nei bandi di concessione del progetto “Cammini e Percorsi”, l’iniziativa che mira al recupero degli immobili pubblici situati lungo gli itinerari storico-religiosi. Torre Gropallo, farà parte, invece, del progetto “Fari, torri ed edifici costieri” volto alla riqualificazione degli edifici presenti sulle coste italiane.