L’accordo è stato firmato ieri dal titolare delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. Luce verde quindi alla realizzazione di un’opera attesa da anni. Un’infrastruttura volta a snellire il nodo viario del capoluogo emiliano, accrescendo così la vivibilità della città e la stessa economia regionale. A breve verrà convocata la Conferenza dei servizi che consentirà la prosecuzione delle attività di progettazione e di esecuzione dell’opera, secondo la nuova configurazione individuata insieme alle Amministrazioni locali.
Il progetto preliminare prevede l’ampliamento in sede del sistema esistente mediante la realizzazione di una piattaforma a tre corsie più una di emergenza per ciascun senso di marcia sia sull’A14 che sulla complanare (ovvero sullo stesso piano) con quattro corsie nel tratto più carico. Negli ultimi 30 anni, al fine di risolvere le criticità trasportistiche, data l’importanza e strategicità di carattere internazionale, nazionale e metropolitano del nodo, sono state studiate diverse soluzioni.
L’urgenza di risolvere le criticità del nodo tangenziale di Bologna, dopo l’ampio dibattito che ha preceduto la scelta del tracciato, ha spinto gli enti firmatari dell’accordo ad adottare un serrato programma di lavoro, così da giungere alla realizzazione nel più breve tempo possibile. La realizzazione della corsia d’emergenza nel tratto urbano dell’A14, un potenziamento della tangenziale di Bologna, con la realizzazione della terza corsia nel percorso tra lo svincolo 3 (interconnessione ramo verde-Casalecchio) e lo svincolo 13 (San Lazzaro), con l’obiettivo di aumentare la capacità dell’infrastruttura, e un ampliamento a quattro corsie, in carreggiata sud tra gli svincoli 6 e 8 nonchè in carreggiata nord tra lo svincolo 8 e l’immissione sulla A13, per riportare livelli di efficienza ottimi sulle tratte: è stata nei mesi scorsi la proposta considerata migliore di altre dalla Regione Emilia Romagna, dalla Città metropolitana e dal Comune di Bologna. Anche secondo il parere dei tecnici, con questa soluzione verranno salvaguardate le principali esigenze trasportistiche del sistema tangenziale e autostradale, ferme restando le competenze dell’Ente proprietario e la necessità di garantire gli adeguati quanto necessari livelli di sicurezza.