La crime novel italiana ha trovato nell’opera di Andrea Camilleri un importante punto di forza innovativa. Gli ambienti descritti dall’autore, come i personaggi da lui scolpiti in pagine intrise di fascino e d’ironia, sono ormai icone letterarie consolidate ed entrate a pieno titolo nell’immaginario collettivo degli italiani e anche di un certo pubblico straniero. Come non ricordare, dunque, il primo anniversario della scomparsa dello scrittore, avvenuta il 17 luglio 2019. La cerimonia di commemorazione si è tenuta ad Agrigento (era stato nominato cittadino onorario) a cura del Comune, della “Fondazione Teatro Luigi Pirandello” e dell’associazione “Strada degli Scrittori”. La memoria di Camilleri è stata onorata con la scoperta di un monumento alla presenza del Sindaco, Lillo Firetto, e del presidente del Consiglio nazionale Anci, Enzo Bianco, che ha portato il saluto dei Comuni italiani.
L’opera è stata collocata nella centrale via Atenea. Si tratta di un’immagine iperrealista dello scrittore seduto al tavolino di un caffè – simile a quella di Pessoa a Lisbona – con una sedia libera accanto, a disposizione di quanti, percorrendo “il salotto buono” della città, avranno il piacere di sedersi per qualche istante, accanto a lui.
“La statua che lo raffigura è bella e semplice com’era Camilleri che ho avuto il piacere di conoscere. E la gioia di avere come Direttore Artistico dell’estate catanese in una stagione indimenticabile”, ha sottolineato Bianco. Che ha aggiunto: “Grazie Maestro, non ti scorderemo mai”.
“Le testimonianze culturali non conoscono confini – ha dichiarato Lillo Firetto – La cultura non conosce confini. Il suo scopo è promuovere, la sua funzione integrare e unire. Oggi Andrea Camilleri ci unisce a quanti, in ogni parte del mondo, si sono perduti tra le pagine dei suoi racconti che ci spingono ben oltre un luogo”.