Cresce l’impegno dell’Anci per favorire e promuovere il processo di digitalizzazione dei Comuni in accordo con la strategia nazionale della diffusione della banda ultra larga. “La PA digitale e la realizzazione dei servizi innovativi fissati nell’Agenda digitale non sono rinviabili – affermano gli esperti dell’Associazione in un approfondito articolo che traccia alcune linee guida in materia (Moira Benelli, responsabile servizi e tecnologie e Agenda Digitale, Luca Della Bitta, presidente Commissione Innovazione Tecnologica ANCI, Sindaco di Chiavenna e presidente Provincia di Sondrio e Benedetta Squittieri, responsabile del gruppo di lavoro ANCI sulla Banda Larga, Assessore Comune di Prato) e si domandano – Affinché si possa realmente parlare d’innovazione e Amministrazione digitale cosa occorre? Sicuramente non è un problema di tecnologie. Indubbiamente non c’è bisogno di nuove regole, anzi bisogna concentrarsi sulla semplificazione delle esistenti, a partire dal Codice degli appalti che così come è ha di fatto reso inapplicabile il modello di partnership pubblico-privata. Il vero problema è riuscire a passare dai Piani, dalle Strategie all’effettiva realizzazione”.
Questo, in altre parole, il passaggio cruciale che gli enti locali devono effettuare, affrontando tutte le criticità e le difficoltà insite nel loro percorso verso l’innovazione, a cominciare dalla carenza di formazione e di competenze digitali che caratterizza soprattutto la grande parte del personale dei piccoli Comuni (circa il 70% del totale degli enti esistenti), senza peraltro trascurare la scarsità di risorse finanziarie disponibili e la complessità delle disposizioni e degli adempimenti da rispettare. Ecco perché gli esperti dell’Anci suggeriscono di definire e adottare un “modello aggregativo di servizio tra enti limitrofi od omogenei, in collaborazione con tutte le istituzioni, che tenga conto delle diverse esigenze locali”.
Riconoscendo inoltre che il Piano Banda Ultra Larga costituisce una delle principali politiche industriali attualmente in essere nel Paese, con un investimento di risorse pubbliche pari a circa 7 miliardi di euro, che consentirà a tutti i Comuni, nessuno escluso, di essere raggiunti dalla rete, comprese le così dette aree a fallimento di mercato, l’Anci raccomanda una forte azione di sensibilizzazione e d’informazione verso le amministrazioni locali sulle modalità di attuazione della Strategia BUL e in generale sull’evoluzione digitale. Ciò perché i Comuni sono i principali attori di questa impresa titanica, il cui successo dipenderà in una certa misura anche dal miglioramento della relazione fra enti territoriali e operatori TLC, da condursi in un’ottica di semplificazione delle procedure e di maggiore collaborazione reciproca.