Se la Svezia è stata la prima nazione a produrre energia dal moto ondoso marino, l’impianto pilota installato nell’isola di Oahu potrebbe riuscire a coprire parte del fabbisogno energetico locale, tanto che al termine del periodo di prova l’elettricità prodotta verrà immessa stabilmente nella rete elettrica della capitale Honolulu. Oahu è l’isola su cui si trovano la capitale, Honolulu, Pearl Harbor e più della metà della popolazione dello Stato (circa 1.000.000 di abitanti).
L’impianto inaugurato nella Baia di Kaneohe è su piccola scala e dovrà innanzitutto dare indicazioni sulle modifiche da apportare prima di passare ad impianti di maggiori dimensioni.
Per il momento l’installazione consta di due boe ancorate a circa un chilometro di distanza dalla terraferma. La prima sfrutta i movimenti verticali e quelli orizzontali del moto marino per ricavare energia dalle onde. In questa fase produce appena 18 kilowatt di potenza, ma la compagnia che l’ha realizzata sta lavorando per potenziarla fino ad arrivare a 500 kilowatt.
La seconda boa, invece, chiamata lifesaver, ha la forma di una ciambella larga 15 metri, e sooltanto 4 kilowatt di potenza. Cifre ancora basse, ma potenziabili. Secondo le stime del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, che ha contribuito ad avviare questo progetto alle Hawaii, si potrà sfruttare appieno e ottimizzare la resa dell’energia delle onde per coprire fino a circa il 30 per cento del fabbisogno energetico locale.